Inaugurati anche "rospidotti" per l'attraversamento della strada
MIGRAZIONE DEGLI ANFIBI, VOLONTARI MOBILITATI PER IL SALVATAGGIO
Sul Montello e a Revine i rospi finiscono schiacciati dalle auto
Tale anticipo, secondo l'Enpa di Treviso, purtroppo determinerà, in queste serate, delle morie su gran parte delle strade delle località interessate. Alcuni comuni, denuncia l'associazione, sono in grave ritardo per l’installazione delle reti antiattraversamento, Volpago e Tarzo in parte e Revine in toto, per i tratti di loro competenza. Comunque i volontari si sono attivati immediatamente con il tam-tam mediatico riuscendo a limitare la moria, ma non ad evitarla.
“Siamo in piena emergenza – dichiara Adriano De Stefano, presidente della Protezione Animali - e, come ogni anno, (questo è il quindicesimo, con un totale di oltre 400mila salvataggi) lanciamo un accorato appello a tutti coloro a cui sta a cuore la conservazione dell’ambiente, per la solita richiesta d’aiuto nell’affrontare questa 'emergenza ambientale poiché, per farvi fronte i volontari di sempre sono assolutamente insufficienti e urgono rinforzi".
"Constatiamo purtroppo come, salvo rare eccezioni - ribadisce De Stefano -, la popolazione locale sia refrattaria a scendere in strada per salvare il loro invidiabile patrimonio naturalistico. Altrettanto vani i tentativi di coinvolgere altre associazioni locali, quindi non resta che appellarci alla rinnovata sensibilità e al senso di civiltà dei singoli cittadini, disposti a fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dell’ambiente, affinché ci diano una mano a salvare numerose preziosissime vite”.
La novità di quest’anno è la costruzione dei primi due tunnel di attraversamento sotto-stradali (Rospodotti) all’interno del progetto complessivo che riguarda il Parco Regionale dei Laghi di Tarzo-Revine, il primo, in località Colmaggiore di Tarzo, e il secondo a Revine.
Gli anfibi sono dovunque minacciati d’estinzione a causa della distruzione e sottrazione dell’habitat e dell’inquinamento. Pagano il prezzo di essere animali piccoli, schivi e pressoché notturni, per cui la loro esistenza, ai più, è purtroppo quasi totalmente ignota con la conseguenza che si tende a sottovalutare il pregio rappresentato dalla loro presenza nell’ambiente. L'Enpa ricorda che questi “animaletti”, oltre ad essere preziosissimi per l’agricoltura cibandosi d’insetti, sono anche importantissimi bio-indicatori dello stato di salute dell’ambiente. La loro numerosa presenza è il termometro che indica lo stato di salute dell’ ecosistema che li ospita e sono fondamentali per il mantenimento di un equilibrio ecologico.
Per chi volesse aderire, il salvataggio si compie lungo la carreggiata su strade molto trafficate e, a tratti, prive d’illuminazione pubblica, in condizioni meteo precarie, con forti piogge e visibilità limitata, si consiglia quindi attrezzatura e abbigliamento adeguato ad alta visibilità. L’orario va da subito dopo il tramonto e si prosegue per 2-3 ore.
I responsabili del “Progetto Salvataggio Anfibi” possono essere contattati ai seguenti numeri: per la zona Revine, Adriano tel. 347.5931683 - mail: treviso@enpa.org; per la zona Montello, Alessandra tel. 349.6641147 – mail: sosanfibi@gmail.com
Altre info su possono essere trovate sul sito dell'Enpa provinciale o su quello del progetto di salvataggio.