Intervista con Francesco Piazza, esperto della Presidenza del Consiglio
I SEGRETI DEL CERIMONIALE SVELATI A VITTORIO VENETO
Un corso di fomazione sui procedure e regole negli appuntamenti istituzionali
Amministratori, funzionari, rappresentanti delle associazioni d'arma e degli altri sodalizi coinvolti nella macchina organizzativa, saranno chiamati a partecipare a svarite occasioni ufficiali, in cui dovranno attenersi a precise regole e procedure operative. Perchè tutti possano farsi trovare pronti al compito, il Comune vittoriese ha organizzato, al Museo della Battaglia, un Corso di formazione sul cerimoniale da seguire in queste circostanze.
A spiegare i segreti del corretto comportamento istituzionale, due docenti sono di valore assoluto: Gerardo Capozza, Capo Ufficio Vicario dell’Ufficio Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Francesco Piazza, dirigente Servizio Visite di Stato e Accoglienza Ufficio Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Proprio quest'ultimo ricorda come il protocollo non riguardi solo grandi eventi formali, ma ogni occasione in cui siano presenti rappresentanti delle istituzioni e autorità.
Gli argomenti trattati sono stati i pià diversi: si va dalla programmazione di una cerimonia ai criteri di scelta degli invitati, dalla predisposizione degli inviti all’ordine di precedenza da rispettare tra le cariche pubbliche nell’assegnazione dei posti. E non sono mancanti neppure approfondimenti su casi concreti e specifici. Come si pianifica lo svolgimento di una cerimonia? Come si dispongono bandiere e gonfaloni? Come si rendono gli onori militari e come si rendono gli onori militari e come si organizzano i servizi d’onore e di rappresentanza?
Un'arte quella del cerimoniale un tempo riservata a pochi “addetti”, tanto da risultare quasi misteriosa, ma in realtà molto utile a chiunque, ricorda ancora Francesco Piazza.
Non a caso, anche il seminario di Vittorio Veneto ha riscosso notevole partecipazione e interesse.
Le celebrazioni del Centenario – e non solo – dunque, potranno ora svolgersi nel modo migliore e sanza rischi di spiacevoli "incidenti diplomatici".
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