TREVISO - Nella Marca si coltiva sempre meno mais: negli ultimi dieci anni le superfici coltivate con questo cereale si sono più che dimezzate. Con 21.900 ettari dedicati, la provincia di Treviso è retrocessa al quinto posto in Veneto dopo Padova, Rovigo, Venezia e Verona. Il 2017, a causa della calura e della siccità, ha registrato una diminuzione del 3,1% e le previsioni di semina per il 2018 evidenziano un nuovo calo dell’1,7% della superficie a mais e del 4,5% delle superfici a riso. Le ragioni della crisi le spiega Giangiacomo Bonaldi, presidente del consorzio maiscoltori di Oderzo e consigliere di Confagricoltura Treviso: “Era il raccolto più importante del nostro territorio, negli ultimi anni ha subito un calo progressivo e continuo – sottolinea l'imprenditore agricolo - Il mais oggi lo seminano solo gli allevatori per alimentare gli animali, gli agricoltori che lo utilizzano per il biogas e in parte per la produzione a uso alimentare di farine, pasta e birre”.
Si punta invece su colture con minori costi e più richieste sul mercato, e dunque più remunerative, come frumento tenero, grano duro e soia.