Licenziato per abusi nei permessi per assistere parenti malati
AUGUSTIN BREDA TORNA AL LAVORO ALL'ELECTROLUX
Il giudice dispone il reintegro del sindacalista
Nella sentenza il magistrato scrive che "l'atto dell'azienda è ritorsivo e si dispone la condanna a reintegrare il ricorrente nel posto di lavoro nonché a corrispondergli, a titolo di risarcimento danni, tutte le mensilità maturate e maturande dalla data del provvedimento espulsivo sino all'esecuzione del disposto giudiziale".
La multinazionale svedese degli elettrodomestici dovrà anche pagare le spese di lite, pari a 8.500. Breda era stato licenziato a giugno dell'anno scorso, con l'accusa di aver utilizzato in modo improprio i permessi previsti dalla legge 104 del 1992, che consente ai lavoratori di assentarsi per assistere un familiare malato, in questo caso una zia paterna. L'Electrolux aveva tratto le sue conclusioni dopo fatto pedinare il suo dipendente da un investigatore privato.
Contro la decisione avevano presentato ricorso sia il diretto interessato, sia la Fiom di Treviso, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, sospettando che il provvedimento fosse una ritorsione per l'impegno sindacale di Breda. “La sentenza del Tribunale di Pordenone, che reintegra Augustin Breda, è pienamente coerente con quanto la FIOM CGIL provinciale di Treviso ha detto e sostenuto in tutte le sedi preposte a condanna dell’illegittimo provvedimento di licenziamento assunto da Electrolux”, sottolinea Enrico Botter, segretario provinciale delle tute della Cgil.
La Fiom aveva anche avviato un altro ricorso per attività anti-sindacale nei confronti dell'Electrolux, che però il giudice di Treviso aveva bocciato.