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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Domenica a Massanzago la possibilità di provare la pulizia dei bachi

I BACHI DA SETA HANNO FATTO IL BOZZOLO… “XE ORA DE SGAETARE”

Un settore dimenticato che sta rinascendo. Ce ne parla Lino Bernardo


MASSANZAGO - A Massanzago, in Via Molino Baglioni, da qualche anno si può assistere ad un evento davvero affascinante, organizzato nell’aia dello storico mulino dal florovivaista Lino Bernardo che, assieme ad amici e parenti, si appresta a compiere la tradizionale ‘sgaetada’.
Domenica 10 giugno, dalle ore 9 fino al primo pomeriggio, le famiglie e gli appassionati di antiche tradizioni contadine avranno di nuovo la possibilità di toccare con mano i bianchissimi bozzoli (quest’anno più di 50.000) che i bachi da seta hanno filato in poche ore, dopo essere stati costantemente accuditi per alcune settimane e nutriti con centinaia di chili di foglie di gelso, raccolte nel proprio gelseto realizzato circa 9 anni fa, che vanno ora tolti dalle raggiere per essere poi avviati all'essicazione.        
Questa usanza è riapparsa in Veneto grazie ad una recente e graduale ripresa della gelsibachicoltura, favorita da una ritrovata salubrità ambientale e da recenti e solide collaborazioni con imprese artigianali ed industriali che stanno introducendo nel mercato dei prodotti esclusivi ed innovativi, per i quali viene richiesta una seta interamente italiana, tracciata e certificata.

Bernardo, presidente della Rete di Imprese Agricole Bachicoltura Setica, fa da portavoce alle realtà delle province di Padova, Vicenza, Treviso e Belluno che hanno deciso di fare squadra in questa attività, che necessita di essere ammodernata e riorganizzata per tornare ad essere competitiva nel mercato: “Questa è un’attività integrativa a cui abbiamo scelto di dedicarci con le nostre aziende, a fronte di nuove prospettive di crescita e sviluppo. In questi ultimi anni, anche grazie all’indispensabile supporto dei ricercatori ed esperti del Crea di Padova, ci stiamo impegnando nella ripartenza di questa filiera, convinti che possa essere di grande interesse anche per tanti giovani, che potrebbero portare avanti con noi le molte innovazioni che abbiamo in programma, contribuendo così ad aumentare nei prossimi anni la produzione di autentica seta italiana”. Proprio in questi giorni è entrato in funzione il nuovo essiccatoio, realizzato da una ditta del territorio, che completa le attrezzature ed i servizi necessari per l’allevamento del baco da seta, oltre alle raggiere, alle piante di gelso ed altri materiali.

Alcune delle aziende attualmente impegnate nella campagna bacologica sono coinvolte anche nel Progetto Serinnovation, recentemente entrato a far parte dei Gruppi Operativi che ha avuto accesso a dei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione del Veneto attraverso i PSR 2014-2020. L’obiettivo è quello di creare nuove opportunità di crescita per le aziende agricole, ottimizzando i processi produttivi e creando un modello sostenibile sia a livello economico che ambientale, in grado di rispondere alla richiesta crescente di prodotti in seta 100% italiana destinata ai più svariati settori, da quello tradizionale della moda e del tessile di lusso a quelli più innovativi come il medicale ed il mangimistico.