Da settimane colpiva i veicoli parcheggiati nel quartiere
ARRESTATO IL PIROMANE DI VIA PINELLI DOPO L'ENNESIMO RAID
Nella notte aveva dato alle fiamme altre due auto
Il piromane che da mesi teneva in apprensione l'intera zona tra la stazione ferroviaria e la chiesa Votiva è un 23enne, che non studia e non lavora e vive nel quartiere con i genitori. Non ha fornito alcuna motivazione per i suoi atti vandalici. Incensurato, al momento non risulta alcuna problematica psicologica certificata a suo carico.
La tecnica utilizzata era semplice ma efficace, come ha spiegato Claudio Di Paola, dirigente della Mobile della Questura di Treviso: posizionava della carta igienica o assorbente vicino alla ruota dell'auto, spesso in modo tale che le fiamme poi si propagassero anche ad altre vetture posteggiate accanto. Per l'innesco usava alcol, diavolina o, come nell'ultimo caso, uno spray infiammabile smacchiatore per le scarpe, appiccando l'incendio con un accendino.
Tutti materiali trovati anche nell'abitazione del giovane, durante una successiva perquisizione.
Quello di ieri notte, però, sarebbe solo l'ultimo blitz di una lunga serie: da marzo sarebbero una quindicina le auto incendiate. Ma gli inquirenti stabbo verificando anche altri episodi simili, rimasti senza colpevole, risalenti fino al 2013. Nelle ultime settimane, la sua attività aveva subito un'escalation, con due auto bruciate tra sabato e lunedì notte. Forse anche una conseguenza della risonanza mediatica cresciuta attorno alla vicenda che, come spesso avviene in casi simili, aveva finito per stimolare ancor più il piromane.
Il giovane, peraltro, aveva messo in atto diversi accorgimenti: ad esempio, sapendo che alcuni vicini si erano dotati di telecamere per sorvegliare le proprie auto evitava di passare nei punti inquadrati, così come, nei suoi giri, scansava i giardini dove altri residenti, usciti con il proprio cane, avrebbero potuto riconoscerlo ed insospettirsi.
Il 23enne si trova ora nel carcere di Santa Bona a disposizione della magistratura.