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Celeberrime le sue tavole con Topolino e Paperino, ma non solo
GIORGIO CAVAZZANO, IL MAESTRO DEL FUMETTO MADE IN ITALY
Premio alla carriera della Disney al disegnatore veneziano
Qualche giorno fa, nel 90esimo della nascita di Topolino, a Rimini, alla presenza di 500 persone, la Disney Italia ha voluto onorare Giorgio Cavazzano, conferendogli l’importante premio alla carriera. Era il meeting annuale con cui la Disney vuol riconoscere e premiare chi si è distinto per innovazione, creatività e qualità, nei lavori per l’intrattenimento con i fumetti. Per questo grande veneto, l’applauso dei convenuti è stato di generale entusiasmo.
Il contatto, la vicinanza con la grafica, per Cavazzano inizia a quattordici anni a Venezia, nello studio di Romano Scarpa, un’altana accanto al Ponte dei Greci. Diviene in breve l’inchiostratore di fiducia dell’artista. Ama il fumetto, le caricature, gli piace Mad Magazine, la scuola anglosassone. L’approccio con la figura di Topolino è del 1962; "Paperino e la gloria nazionale", scritta e raffigurata dallo stesso Romano Scarpa. Il quindicenne Giorgio, affascinato dal personaggio, ne cura l’inchiostrazione. Ci vuole ancora tempo per vederlo disegnatore, lui freme, ma porta pazienza. Per l’esordio da creatore nelle pagine di Topolino, arriviamo al 1967, cinquant’anni fa, Giorgio è ormai ventenne. La storia s’intitolava “Paperino e il singhiozzo a martello”. Fu immediato il consenso dei lettori, che sentì la spinta di continuare su quella vena. Seguirono tante storie da lui firmate, che lo portarono a divenire uno dei disegnatori di umorismo più apprezzati di casa Disney. La sua attività divenne frenetica, è il disegnatore Disney più conosciuto: è Maestro Disney nel Mondo, di quell’universo crea graficamente tanti personaggi. Versatile, il suo impegno artistico si rivolge, oltre che ai numerosi lavori per la Disney, anche ad altri generi fuori dell’orbita disneyana. La sua produzione riempie la collana “I grandi comici del fumetto” realizzando Diabolik, l’Uomo Ragno, e tanti altri. Sua è la variazione a fumetti di importanti film, ne cito solo alcuni: -Casablanca”, il capolavoro di Michael Curtiz, - “La strada” di Federico Fellini, film selezionato tra i 100 italiani da salvare, - “La leggenda del pianista sull’oceano”, commovente lavoro di Giuseppe Tornatore. E che dire di “Altai & Jonson”, la collana umoristico-poliziesca sceneggiata da Tiziano Sclavi, che imperò per 10 anni sul settimanale “Corriere dei Ragazzi”. E poi, tanto altro ancora. Una vena inestinguibile!
Per far menzione di suoi lavori più recenti, nel 2013, mette mano a due famose storie: “Topolino e la promessa del Gatto”, scritta da Francesco Artibani, gustoso trasferimento a fumetti del Commissario Montalbano, big di Andrea Camilleri, e la storia “Pippo e Gambadilegno e.… il colpo da 3000”, inserito nel numero 3000 di Topolino.
Premi e riconoscimenti non si contano nella sua carriera. Nel 1977 viene promosso dall'Anaf come “Miglior disegnatore umoristico dell'anno”. Nel 2017 riceve il TopoOscar per la storia Topo Maltese - Una ballata del topo salato, migliore storia adattata al mondo dei topi.
Conosco da tempo Giorgio, scrissi di lui sulle pagine di questo giornale quando, nel 2010, ebbe ad allestire la mostra “Tutto Giorgio Cavazzano" con alcune delle sue opere (oltre 400 disegni), sistemate a Mirano in tre diversi spazi: la villa Giustiniani Morosini, la Barchessa, e il Castelletto. Particolarmente attratto da alcuni suoi piccoli disegni giovanili, salvaguardati in una speciale teca di vetro, ne rimasi emozionato: si coglieva la sensibilità con cui erano stati realizzati. Capìta l’importanza di quei capolavori, gli chiesi dove venivano conservati. “Si trovano in una banca londinese, e ne escono poche volte” mi rispose. Mi piacerebbe tanto rivederli. Guida d’eccezione alla mostra fu il noto giornalista Vincenzo Mollica, il quale espresse il suo stupore, ed ebbe parole di grande ammirazione, per la genialità versatile di questo artista.
Nato a Venezia, vive a Mirano. Ogni giorno, nelle ore centrali della giornata, con qualsiasi condizione di tempo, si trasferisce a Villa Grimani Morosini, al Club Cà della nave, a giocare una partitella di Golf con gli amici. È bravo giocatore, tutti desiderano giocare in coppia con lui, godere della sua elegante gentilezza, sempre condita da sana modestia, dal sorriso, da qualche simpatica battuta. Cavazzano è uomo dalla personalità raffinata; ho l’opportunità anch’io di fare qualche partita di Golf insieme, purtroppo rara, e mi vanto di aver stretto con lui un rapporto amichevole. L’eleganza che è riuscito a trasferire nei fumetti umoristici, la ritrovi tal quale nel rapporto con i compagni di gioco, e con il Campo. Complimenti tanti Giorgio, dai componenti di RadioVenetoUno.
Paolo Pilla