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Il progetto, che compie 10 anni, ha visto molti "suoi" corti premiati a festival e rassegne
KINOCCHIO: DA WORKSHOP A MODELLO DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA
Quest'anno tra i docenti Paola Randi e Cristiano Travaglioli
PADOVA - Nato come esperienza didattica per giovani filmmaker, è diventato in dieci anni un esempio di come si può realizzare, con poco budjet, una produzione di livello, in grado di partecipare a festival e rassegne nazionali e internazionali. E’ il regista e montatore Marco Fantacuzzi a dar vita nel 2008 al progetto “Kinocchio – Il cinema in movimento”.
L’idea è quella di avvicinare giovani talenti al mestiere della produzione cinematografica italiana, offrendo la possibilità di lavorare in sinergia con maestri del cinema. Nasce così il laboratorio di 10-12 giorni dove cortometraggi e documentari prendono vita, dalla scrittura alle riprese al montaggio.
Quest’anno la full immesion è prevista dal 6 al 16 settembre a Padova. Le iscrizioni sono aperte fino al 26 agosto. Tra i docenti Paola Randi, regista di "Tito e gli alieni", e Cristiano Travaglioli, montatore de "La grande bellezza" e vincitore del David di Donatello per "Anime Nere".
Previste anche alcune proiezioni aperte al pubblico di film realizzati dai docenti ospiti di questa edizione.
Il burattino con la testa a forma di macchina da presa, scelto come simbolo per Kinocchio, ha visto nascere corti come "Vivo e Veneto" (2014) che ha vinto tredici premi e "Articolo 4" (2014) che è stato candidato ai Globo d’Oro come miglior cortometraggio e ha vinto il premio come miglior attore, consegnato a Valerio Mazzucato al Fabriano Film Festival.
Per informazioni ed iscrizioni www.kinocchio.com