Mostra fotografica, progetti con le sucole, uno spettacolo e poi la sfilata
100 ANNI, 100 VOCI, 100 TROMBE, GLI ALPINI ONORANO I CADUTI DEL PIAVE
Sabato e domenica l'adunata dell'Ana Treviso al Sacrario di Fagarè
"Sarà la prima volta per un'adunata sezionale in un contesto simile", ricorda il presidente della sezione Ana di Treviso, Marco Piovesan.
Il raduno stesso avrà un programma molto particolare. Il clou, la sera di sabato 6 ottobre. Al calar del sole, alle 19, uno spettacolo ricorderà con parole e musica il sacrificio di tanti giovani, La rievocazione storica nasce da un’idea di Davide Florian del Teatro delle Voci e prevede un supercoro di 100 voci formato da esponenti dei cori Ana Oderzo, Montello, Preganziol, Fameja Alpina, I Gravaioli, Ottetto Alpino diretti dal m° Claudio Provedel. Oltre alle voci dei cantori alpini si potranno udire i suoni di 100 trombe provenienti da Veneto, Friuli e Lombardia per far risuonare l’emozionante Silenzio d’ordinanza. Le trombe sono dirette dal m° Luigino Favaro ed il progetto coordinato da Giuliano Martignago consigliere Ana Sezione di Treviso. Canti, musica ma anche parole recitate con alcuni brani letti da Pietro Condotta, Manuel Donadi, Gabriele Nichele (ragazzi di terza media di Breda), Nicola Stefani, Fiorella Colomberotto (che è anche regista della serata). Regia audio e luci Box Record Teatro delle Voci. Per chi non potrà assistervi dal vivo, l'evento sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook di Radio Veneto Uno e del Teatro della Voci.
La due giorni, curata dai gruppi alpini di Pero, Breda, Fagarè, San Biagio di Callalta, Monastier e Zenson di Piave, coordinati dal consiegliere sezionale Antonio Barbirato, in collaborazione con le amministrazioni comunali della zona, prenderà il via al mattino, con l’alzabandiera e la commemorazione ufficiale, oltre che della mostra "100 anni – 100 foto”, che con immagini d’epoca inedite concesse anche dalla Biblioteca di Vienna, documenterà soprattutto la vita degli abitanti dei paesi della zona, occupata, dopo la rotta di Caporetto, dagli austroungarici. Protagonisti ancora una volta gli studenti delle scuole del territorio.
Domenica 7 la sfilata lungo la strada Postumia, fino al sacrario, dove si terranno la messa e le altre cerimonie. Atteso almeno un migliaio di alpini. Da poco prima della partenza, prevista per le 9.50, la strada verrà chiusa ai mezzi privati e il traffico deviato, ma i disagi saranno limitati a non più di una decina di minuti, assicura Ivano Gentili, responsabile della logistica, il tempo di consentire il passaggio del corteo. A disposizione anche vari parcheggi e un servizio di bus navetta per i partecipanti. Le varie manifestazioni sono gratuite e aperte al pubblico. Sarà anche l’occasione, come ricorda pure il sindaco di S. Biagio Alberto Cappelletto, per riscoprire il Sacrario di Fagarè, dove sono custodite le spoglie 5.191 soldati italiani, altri 5.350 caduti ignoti, oltre ad austro-ungarico e un americano, ma dove sono conservati anche i celebri motti “Tutti eroi! O il Piave o tutti morti!” oppure "E' meglio vivere un giorno da leone che cent'anni da pecora" scritti su muri della zona nei giorni dei combattimenti.