Malora fatale a 63 anni mentre correva in bicicletta
TREVISO PIANGE RAIMONDO SARTORELLO, IMPRENDITORE GENTILUOMO
Ha gestito un attivià commerciale all'ingrosso di calzature
Chi l’ha conosciuto lo ricorda come una persone di rara umanità, ha sempre affrontato le sfide della vita, certo non generosa con Lui, con grande dignità, a testa alta, sempre con dosato pizzico di intelligente ironia, quanto basta per non far trasparire nulla, non arrecare disturbo alcuno. Una persona semplice, votata al buon umore, di classe superiore.
In Lui, non creare disagio o disturbo alcuno era tratto distintivo del suo carattere aperto e gioviale.
Oltre allo storico punto vendita in centro a Treviso, nel quale si erano alternate prima la madre e poi dalla moglie, i suoi motivi di vita, per anni aveva guidato il Suo ingrosso di calzature presso il Centro Grossisti di Villorba, il frutto di una vita di lavoro leale e parsimonioso, uno dei maggiori, specializzato nel settore delle calzature per bambini al quale si rifornivano clienti da tutto il Triveneto e oltre. Purtroppo le nuove regole imposte dal mercato e lo squallido cinismo di qualche funzionario, proprio lo hanno costretto a chiudere definitivamente l’attività. Raimondo, sistemato tutto da grande uomo, anche in questo frangente non si era arreso, aveva ricominciato da sottozero il capitolo della propria vita che lo avrebbe portato alla pensione, anche in questo tragitto, non senza difficoltà.
Ha deciso di trasferirsi in Friuli, terra natale della moglie Annamaria, nel frattempo, ammalatasi seriamente (la coppia non aveva figli); Rai era il Suo sostegno in tutti i sensi, attento, premuroso i suoi tempi erano scanditi dai ritmi e dalle esigenze dell'amata compagna.
A Treviso era però rimasto legatissimo e qui certo non è mai stato dimenticato e non lo dimenticheranno certo i “fioi” della compagnia del Piper" di piazza Giustiniani. La "compagnia" di anni di serene e allegre scorribande in moto, sugli sci, di spensierate vacanze. Una persona speciale che ha attraversato, senza colpa periodi terribili, di grande sacrificio in modo talmente discreto da apparire leggiadro, che si sappia, l'unica volta che ha chiesto aiuto, lo ha fatto all'ultimo istante delle Sua vita, appena prima di spirare, esattamente come ha riferito l'amico davanti a Lui in bici... Un silenzioso esempio di stile di vita, che proprio per questo, merita di essere ricordato. Riposa in Pace Raimondo. Ci mancherai, e non poco.
Roberto Ghizzo