TREVISO - Un altro grave lutto colpisce la comunità trevigiana e il mondo imprenditoriale italiano e mondiale. Gilberto Benetton è morto a 77 anni: malato da tempo, da alcuni giorni le sue condizioni erano peggiorate e, nonostante il ricovero in ospedale, non si è più ripreso. Insieme ai fratelli Luciano, Giuliana e Carlo (scomparso, a sua volta, appena il 10 luglio scorso a 74 anni) nel 1965 aveva fondato l'omonimo gruppo dell'abbigliamento, divenuto via via uno dei marchi più noti al mondo e uno degli emblemi del miracolo economico del Nordest.
Nei decenni l'azienda si è sviluppata in un colosso di livello internazionale in molteplici settori. E, se Luciano era l'anima creativa e Giuliana e Carlo gli esperti della produzione, proprio Gilberto è considerato la mente finanziaria, l'artefice della diversificazione anche in settori diversi dal tessile fino a creare, insieme ad un pool di manager fidati, un impero economico da oltre 10 miliardi di fatturato, esteso dalla autostrade, agli aeroporti, alle telecomunicazioni.
Oltre che consigliere dell'azienda dei Colori Uniti, è stato vicepresidente di Edizine Holding, la finanziaria di famigli, e ha ricorperto incarichi di vertice in Autogrill, Atlantia, Mediobanca, Pirelli & C. e Allianz. Secondo la rivista Forbes era il 12° uomo più ricco al mondo.
Ma è stato anche un grande uomo di sport, dalla pallacanestro, al volley, alla Formula 1. Dalla fine degli anni '80, soprattutto su suo impulso, erano nate la Benetton Basket e la Sisley Volley (oltre al Benetton rugby), presto giunte al vertice delle rispettive discipline, oltre alla creazione della cittadella dello sport de La Ghirada e il Palaverde. Proprio per la sua attività nella pallacanestro, dal 2012 era stato inserito nell'Italia Basket Hall of Fame . I funerali saranno celebrati venerdi alle 11 in Duomo a Treviso, lo stesso luogo dove lo scorso 13 luglio furono celebrati i funerali di Carlo, l'ultimogenito della famiglia di industriali.
La scomparsa di Gilberto Benetton ha suscitato profondo cordoglio nel mondo economico, politico e sportivo.
Maria Cristina Piovesana, presidente vicario di Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso, così ricorda l'industriale trevigiano: "E' con grande dolore e commozione che porgiamo le condoglianze di tutta Assindustria Venetocentro alla famiglia Benetton per la perdita del Signor Gilberto. La sua figura è stata un esempio di uomo e di imprenditore che ha saputo unire semplicità, umanità, grande radicamento e affetto verso il suo territorio con una visione di grande respiro aperta al mondo, che ha concorso a creare uno dei più grandi gruppi industriali del nostro Paese". "Unindustria Treviso prima e Assindustria Venetocentro - continua ancora Piovesana - poi lo hanno sempre avuto partecipe, autorevole e illuminato, delle vicende associative. Da ultimo, è stato convinto sostenitore del progetto di integrazione tra le Associazioni di Padova e Treviso intervenendo lo scorso giugno all'Assemblea costitutiva di Assindustria Venetocentro. Siamo tutti vicini alla sua famiglia, ai fratelli Giuliana e Luciano, e a tutto il Gruppo, certi che sapranno affrontare anche questa prova grazie alla solidità degli affetti, alle competenze di tutti i collaboratori in azienda e all'esempio, umano e imprenditoriale, che il Signor Gilberto ha dato e continuerà a dare".
"Da parte di tutta Confindustria Veneto e mia - dichiara Matteo Zoppas, presidente regionale di Confindustria - voglio esprimere il più grande cordoglio alla famiglia Benetton per la scomparsa di Gilberto. Gilberto, insieme a Carlo, apparteneva a quella classe imprenditoriale che ha fatto grande il Veneto e l'Italia nel mondo. Con lui scompare un altro testimone di quell'epoca d'oro in cui il saper fare, proprio della nostra regione, ha saputo imporsi a livello internazionale, grazie alla capacità di innovare e internazionalizzare, indicando alla nostra generazione il percorso da seguire".
Bruno Vianello, presidente della Texa di Monastier, conosceva personalmente Gilberto Benetton: "Qualche anno fa eravamo andati insieme a visitare la Ferrari: un’esperienza per me indimenticabile. Oltre che un grande imprenditore, è stato anche un grande uomo, di grande intelligenza e, al tempo stesso, molto concreto. Il suo gruppo ha dato moltissimo al territorio trevigiano: non solo in termini di lavoro per i suoi dipendenti e di indotto per altre aziende, ma anche ad esempio, con lo sport".
Anche il sindacato si stringe alla famiglia e ai lavoratori del gruppo dopo la tragica notizia: Cinzia Bonan, segretaria generale della Cisl Belluno Treviso: “Ha portato Treviso nel mondo e il mondo a Treviso, attraverso la sua capacità di imprenditore, che ha saputo estendere non solo al settore tessile - conferma Cinzia Bonan, segreatria generale della Cisl Belluno Treviso -. E ha insegnato ad avere capacità generativa nel territorio: con l’impegno nello sport ha coinvolto in modo concreto tanti ragazzi e ragazze in un ideale di fratellanza e unione”.