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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/244: AUSTRALIA E SUD AFRICA OPEN, DEBACLE AZZURRA
Italiani sottotono negli ultimi due tornei prima delle festività
Com’era prevedibile, prendono il dominio gli australiani, essendo di maggioranza

Nel secondo round continua la supremazia degli australiani, che dettano i ritmi occupando i primi sei posti della classifica. A prendere il comando, con un parziale di 65 (-7), miglior score del turno, è il campione in carica Cameron Smith, 25enne di Brisbane, che precede cinque connazionali. Migliora Renato Paratore: con un ottimo recupero, sale dall’81° al 41° posto.
Nella terza giornata, Cameron Smith allunga ancora il passo: con cinque birdie senza bogey, porta a tre i colpi di vantaggio sul connazionale Marc Leishman; potrebbe vincere il torneo, per il secondo anno di fila. Renato Paratore fa ancora un giro un po’ complicato, concede un colpo al campo con quattro birdie e cinque bogey, rimane sostanzialmente stabile, è 47°, in par. Unico giocatore non di casa a portarsi un po’ avanti, è lo statunitense Harold Varner III, conquista il terzo posto, ma difficilmente riuscirà a inserirsi nella corsa al titolo.
Alla fine, Cameron Smith, con (-16) si concede il bis, favorito dagli errori di Marc Leishman. Conclude con un 70 (-2), quattro birdie e due bogey, risultato che non sarebbe stato sufficiente per concedergli la vittoria, senza gli errori del

Questo torneo, come sopra detto, era uno degli ultimi di un certo spessore giocati quest’anno, e qualche sorpresa, all’Italia dell’European Tour, la riserva anche il South African Open. Si gioca al Randpark Golf Club di Johannesburg, con in campo Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Lorenzo Gagli, Guido Migliozzi e Filippo Bergamaschi. I cinque azzurri si trovano difronte ai tre Campioni australiani Els, Schwartzel e Oosthuizen, atleti molto determinati, che ci tengono in modo particolare al titolo dell’Open di casa. Ad alzare il tono del field, ci sono gli inglesi Matt Wallace e Chris Paisley campione in carica, gli spagnoli Pablo Larrazabal e Gonzalo Fernandez Castaño, lo statunitense Kurt

Con un montepremi è di 17.500.000 rand (circa 1.120.000 euro), la gara si svolge sui due percorsi, del Randpark GC: il Firethorn, e il Bushwillow, entrambi par 71, a cui partecipano 240 concorrenti.
All’avvio è uno dei favoriti, il sudafricano Louis Oosthuizen, a condurre. Con 62 (-9), precede di misura lo statunitense Kurt Kitayama e Madalitso Muthiya dello Zambia, realizza nove birdie senza bogey. Sullo stesso tracciato Guido Migliozzi scende di due colpi sotto par, ed è suo il migliore score tra i cinque italiani in gara. Gli altri azzurri sono oltre metà classifica.
Seconda giornata - Purtroppo, dannazione, anche stavolta gli azzurri, tutti cinque, non ce la fanno. Escono con il taglio, caduto a 140 (-2). Devono fare le valigie, e qui non rimane più storia per l’Italia. Protagonisti sono i sudafricani, con cinque giocatori tra i primi nove in classifica. Nuovo leader è Charl Schwartzel, 34enne di Johannesburg, con undici titoli sul circuito continentale

Il terzo giro vede il sudafricano Louis Oosthuizen tornare in vetta. Già leader dopo il primo round, con il parziale di 67 sorpassa Charl Schwartzel. Il grande Campione Ernie Els, Branden Grace, e il Campione in carica Chris Paisley, si possono considerare ormai fuori gioco.
Il giro finale era scontato, il sudafricano Lodewicus Theodorus " Louis " Oosthuizen (266 - 62 70 67 67, -18) ha letteralmente dominato nel South African Open. Ha vinto con sei colpi di vantaggio sul francese Romain Langasque. Al proscenio poi, i giocatori di casa: altri otto nelle prime 14 posizioni. È amaro il ritorno a casa deli azzurri, e lo è anche per noi. Louis Oosthuizen incassa un assegno di 174.417 euro su un montepremi di 1.120.000, ma soprattutto è felice, che non andava a segno dal 2016.
Paolo Pilla


