Il primo cittadino invita il presidente dell'Anci a chiarire la posizione
DECRETO SICUREZZA: CONTE MINACCIA DI USCIRE DALL'ANCI
L'INTERVENTO INTEGRALE DEL SINDACO DI TREVISO
TREVISO. In merito alle esternazioni e agli annunci dei sindaci di alcune importanti città d’Italia, intenzionati a disapplicare il Decreto Sicurezza, ritengo siano dovuti opportuni chiarimenti da parte del presidente Anci Antonio Decaro. Apprendo infatti dagli organi di stampa che i primi cittadini Leoluca Orlando (Palermo), Dario Nardella (Firenze), Luigi De Magistris (Napoli), Federico Pizzarotti (Parma), particolarmente inseriti nelle dinamiche e nei processi decisionali di Anci, abbiano definito una legge firmata e promulgata dal Presidente della Repubblica come “criminogena e disumana”, “che puzza di razziale”, un “ricatto” e “contro la Costituzione” e, per questi motivi, da non applicare nei rispettivi territori. Tale presa di posizione rappresenta una mancanza di rispetto sia nei confronti della Corte Costituzionale, organo di garanzia costituzionale a cui è demandato il compito di verificare la conformità delle leggi, sia nei confronti dello stesso Sergio Mattarella, che della Costituzione è garante. Essendo i sindaci succitati appartenenti all’area di sinistra, mi chiedo dunque se Anci sia ancora un’associazione rappresentativa di tutti i Comuni e delle Amministrazioni che li guidano, a prescindere dagli schieramenti politici, o se, al contrario, sia diventata un’associazione di partito. Per questi motivi, chiedo con fermezza al presidente Antonio Decaro di prendere le distanze dalle dichiarazioni faziose e irrispettose delle istituzioni rilasciate dai sindaci e di chiarire una volta per tutte la posizione di Anci. In caso contrario, valuterò con gli altri sindaci della Lega – dei quali mi farò portavoce - una profonda riflessione e una seria verifica con i vertici del partito sul nostro ruolo all’interno di Anci.
Mario Conte Sindaco di Treviso