L'associazione attacca anche i politici e le loro "lacrime di coccodrillo"
"VILLA EMO E' DI TUTTI", ITALIA NOSTRA CONTRO LA VENDITA
Azione per garantire la fruizione pubblica della villa palladiana
VEDELAGO. Politici che fingono di non sapere o non capire, banche cooperative vittime della malagestione, Italia Nostra va all'attacco dopo la decisione del Cda del Credito Trevigiano di vendere ad un magnate Villa Emo. Secondo il presidente Romeo Scarpa si tratta di un triste segnale del decadimento della nostra regione, dove, per motivi contabili non si esita nel mettere a reddito i suoi simboli. L'associazione ha anche annunciato che lavorerà per chiedere alla Soprintendenza Regionale ed al ministero per i Beni e le Attività Culturali che l'attuale decreto di vincolo venga revisionato, in modo da garantire la fruizione pubblica della Villa e la sua tutela per tutti i cittadini e stranieri e come testimonianza del genio del Palladio.
"Non si tratta di una guerra al privato - scrive il presidente Scarpa in una nota - ma di una legittima difesa di un bene comune che trova la sua principale ragion d'essere solo re resta principalmente di fruizione pubblica. Si tratta di un percorso non semplice e non sempre dagli esiti scontati perchè le aspirazioni del proprietario privato sono spesso dettate da logiche economiche e da ragionamenti che lasciano poco spazio alla tutela, ma speriamo che la nuova proprietà sia più illuminata della Fondazione bancaria, che aveva in custodia tale bene ed ha pensato di venderlo per salvarsi da un crack che se non arriverà oggi, probabilmente sarà solo rinviato".