TREVISO - Un bus turistico su cinque circolante nella Marca rischia di non poter più viaggiare per raggiunti limiti d'età. E' l'effetto di una norma regionale che vieta l'utilizzo di questi veicoli adibiti al trasporto persone con prima immatricolazione superiore a 15 anni.
A lanciare l'allarme sono le imprese del settore aderenti a Confartigianato: "La norma risale al 2009, ma ora la situazione si sta facendo molto penalizzante per le aziende - spiega Roberta Marcon, presidente provinciale della categoria Bus operator, che, nel Trevigiano, conta 45 ditte - E' coinvolto il 20% dei circa 500 autobus attualmente circolanti in provincia".
Per gli operatori, l'articolo di legge regionale non rispetta la libera concorrenza. Infatti, sottolineano, il divieto vale solo per il territorio Veneto: un'azienda locale può comunque effettuare servizi in altre regioni anche con pullman più vecchi di 15 anni. Allo stesso modo, un'impresa di un'altra regione può operare in Veneto indipendemente dalll'età del mezzo.
"E' la Motorizzazione a stabilire se un veicolo è adeguato o meno alla circolazione - ribadisce Marcon -. I nostri mezzi vengono obbligatoriamente sottoposti a revisioni ogni anno e devono superare controlli severi. Se la Motorizzazione dà l'autorizzazione, non può essere la Regione a imporre di dismetterli". Per questo gli imprenditori artigiani chiedono all'amministrazione regionale di rivedere la prescrizione, ricordando come una recente sentenza della Corte costituzione abbia dichiarato illegittima una norma simile della Regione Piemonte.
A mettere in difficoltà le ditte di Noleggio auto con conducente, i cosiddetti Ncc, invece, è il Decreto semplificazione. In questo caso, sotto accusa degli imprenditori del settore è l'obbligo di rientrare in rimessa alla fine di ogni servizio, per i viaggi tra province diverse. Un problema non da poco, secondo gli addetti ai lavori: l'auto che da Treviso o Vicenza accompagna un cliente all'aeroporto di Venezia, ad esempio, non potrà recuperare direttamente lì un altro cliente, ma dovrà compiere un secondo viaggio. "Con tutto quello che ciò comporta - nota Denis Pulita, presidente regionale della categoria di Confartigianato - non solo in termini di costi, ma anche di ricadute sul traffico e sulle emissioni inquinanti".