Oggi conta 2.800 imprese socie in 22 comuni della Marca centro-meridionale
DAI CALZOLAI AI CREATORI DI APP: 70 DI ARTIGIANATO A TREVISO
Il mandamento di Confartigianato festeggia il suo anniversario

Oggi l’associazione conta 2.800 imprese socie, per 18mila addetti occupati, nei 22 comuni dalla fascia centromeridionale della provincia: oltre al capoluogo, da Villorba a Mogliano e da Istrana a Zenson. La struttura si articola in cinque sedi, con 85 dipendenti, gestisce la contabilità per 800 ditte con oltre 130mila fatture registrate e 40mila cedolini elaborati all’anno, generando ricavi per 4,2 milioni.
“A Treviso c’erano ancora le macerie della guerra e in pochi possedevano un’automobile, ma i fondatori, con grande lungimiranza, hanno capito l’importanza di mettersi insieme. Fare impresa è sempre stato difficile, ma unendosi si può trovare sostegno”, sottolinea il presidente Ennio Piovesan, insieme ai vice Fabio Battistella e Flavio Guerretta.
Il mandamento di Treviso è stato il secondo a nascere in provincia, preceduto l’anno prima da quello di Conegliano. Solo nel 1969, le singole territoriali hanno dato vita all’associazione provinciale. Una particolarità tutta trevigiana: con l’unica altra eccezione di Venezia, nel resto d’Italia è stata l’organizzazione centrale ad espandersi progressivamente in periferia.
Il 70esimo anniversario di fondazione sarà festeggiato domenica al Teatro Mario Del Monaco. Alla presenza del presidente nazionale di Confartigianato, verranno presentati un video e un libro sulla storia dell’associazione, mentre a Palazzo dei 300 sarà inaugurata un mostra fotografica. E saranno premiate le imprese associate da almeno 50 anni.
Certo dai tempi dei fondatori, l’artigianato nostrano è molto cambiato. Anche negli stessi mestieri prevalenti, come conferma il direttore mandamentale Carlo Ceriana: "Le categorie tradizionali sono ancora vive, ma oggi i comparti principali sono metalmeccanica, autoriparazioni, impiantisti, edilizia e mondo della casa, servizi alla persona o legati all’alimentare, in forte sviluppo. E si vanno affermando gli ‘artigiani digitali’: tra i nostri iscritti ci sono ditte che creano app e gli stessi fotografi sono sempre più videomaker ed esperti di comunicazione multimediale”.