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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/253: A PERTH UN TORNEO DALLA FORMULA SPETTACOLO
Nel divertente Handa World Super 6 si impone Ryan Fox
A dire il vero, questa settimana avremmo dovuto seguire Francesco Molinari al Genesis Open, che si disputa al Pacific Palisades in California, ma l’azzurro ha dovuto rinunciare al suo programma, ha rinviato di una settimana. In un tweet ha fatto sapere che a causa di una brutta influenza con febbre che lo ha tenuto a letto, non è stato in condizioni di affrontare il viaggio. “Ci vediamo al WGC Mexico Championship” ha concluso nel tweet. Appuntamento dunque, alla prossima settimana, anche con noi, per il primo dei quattro eventi stagionali del World Golf Championship, al Club de Golf Chapultepec di Città del Messico.
Qui a Perth si ha comunque la sensazione di assistere ad un ghiotto evento. Il World Super 6 Perth sarà infatti anche spettacolo: nella giornata di sabato venti appassionati, giovanissimi compresi estratti a sorte tra il pubblico, sfideranno i professionisti in un “nearest to te pin”: Match a gruppi, che si giocherà al par 3 della buca 12, e dove gli sfidanti potranno vincere attrezzature da golf per migliaia di dollari.
La gara inizia con formula stroke play medal, e come di consueto si assiste a un primo taglio dopo le prime due giornate; una seconda selezione è prevista alla conclusione delle 54 buche, terminate le quali rimangono in gioco soltanto 24 concorrenti. Di questi, i migliori otto accedono direttamente al turno successivo, e gli altri sedici si propongono per gli ottavi di finale. Il titolo sarà infine conteso con match play su sei buche, in una buca appositamente costruita, la shootout.
Favorito è lo scozzese David Law, vincitore a sorpresa domenica scorsa dell’ISPS Handa Vic Open, ma i giocatori di casa, con in testa Wade Ormsby, e Jason Scrivener, cercano la rivincita dopo essere stati superati sul filo di lana a Melbourne, la scorsa settimana. Avevano tenuto in mano l’evento praticamente fino all’ultima buca, per poi vedersi sfuggire di mano la vittoria. Sono però numerosi i concorrenti in grado di arrivare al titolo, soprattutto grazie alla formula, che non rispetta quasi mai le previsioni. Il montepremi è di 1.600.000 dollari australiani.
La prima giornata vede in testa un duo: due giovani talenti alla ribalta, il 24enne filippino Miguel Tabuena e il 20enne norvegese Kristoffer Reitan, leader con 65 (-7). lo scozzese David Law, reduce dal successo nel Vic Open, e il belga Thomas Pieters, favoriti alla vigilia, sono al 16° posto con 70 (-2). Il filippino, due titoli nell’Asian Tour, realizza nove birdie, sette consecutivi, e due bogey; il norvegese, neo pro, gli sta al fianco con otto birdie e un bogey. Guido Migliozzi è 54° in par, un colpo sopra par sono Filippo Bergamaschi, e Matteo Manassero, 76esimi.
È un quartetto, a portarsi al comando nel secondo giro. Purtroppo, inesorabile, il taglio ferma il trio azzurro. Matteo Manassero chiude con il par di giornata, score globale +1, esce al taglio per due soli colpi. Meno bene, più arretrati, Filippo Bergamaschi e Guido Migliozzi. È l’ennesima delusione per l’Italia, che vede sprecata un’occasione di recuperare posizioni nel ranking della Race to Dubai. Ma altri giocatori di spessore devono lasciare; uno per tutti, lo scozzese David Drysdale.
È lo svedese Per Langfors, 24enne di Langjum, senza titoli nel circuito, che con uno straordinario 64 (totale score-10), si conquista il requisito “testa di serie”, nell’incontro a eliminazione diretta a sei buche. Dietro a lui, l’irlandese Paul Dunne, il norvegese Kristoffer Reitan e l’australiano Brad Kennedy. Sono in otto, Langfors capofila, ad avere l’accesso diretto agli ottavi di finale; gli altri devono disputarsi il posto vacante. Immediatamente dopo la conclusione del terzo round, ha luogo lo spettacolare playoff tra gli undici golfisti rimasti fuori, per assegnare i dieci posti disponibili. Uno solo perdente, l’inglese Tom Murray.
Negli incontri finali è il neozelandese Ryan Fox a conquistare l’ISPS Handa World Super 6 Perth. Dopo i tre giri medal che lo vedono al quinto posto, il 31enne di Auckland ottiene il titolo superando in finale lo spagnolo Adrian Otaegui per 3/2. Per accedere all’atto conclusivo Fox ha dovuto superare nell’ordine il thailandese Jazz Janewattananond con un birdie alla terza buca supplementare, il norvegese Kristoffer Reitan (1 up), e in semifinale Paul Dunne (1 up). Adrian Otaegui, che ha dovuto giocare un turno in più perché classificatosi oltre l’ottavo posto, ha sconfitto l’australiano Daniel Gale (2 up), e lo svedese Per Langfors (2/1), leader dopo 54 buche. Il terzo posto è andato all’irlandese Paul Dunne, dopo una buca di spareggio.
È un luogo straordinario Perth, città principale dell’Australia occidentale. Ha la caratteristica di essere in grande isolamento, ma è letteralmente attorniata di splendidi Campi da Golf. Questo, con accanto il Karrinyup, il più bel lago australiano, ha festeggiato la scorsa stagione il suo 90esimo compleanno. I fairway sono larghi, ma i giocatori si trovano con tanti cambi di quota, e alcuni tee ciechi. Scontate le difficoltà, siamo in una natura straordinariamente bella.
Paolo Pilla