Cinquanta arresti tra Veneto e Campania. C'è anche il sindaco di Eraclea
GOMORRA IN VENETO: ARRESTI E SEQUESTRI
Il Procuratore: "La più importante operazione contro la camorra"
VENEZIA."E' la più importante operazione contro la camorra mai fatta in Veneto". Esordisce così Bruno Cherchi, il capo della Direzione Distrettuale Antimafia del Veneto. Cinquanta arresti, nove provvedimenti di obbligo di dimora, sequestro preventivo di beni per dieci milioni di euro. Il blitz della Guardia di Finanza è scattato all'alba con quasi trecento uomini tra la provincia di Venezia e Casal di Principe, la roccaforte del clan dei Casalesi in provincia di Caserta. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso ed altri reati come usura ed estrosione. Tra gli arrestati anche Mirco Mestre, dal 2016 sindaco di Eraclea. Coinvolti anche il vicesindaco del comune rivierasco, un avvocato ed alcuni commercialisti. In manette anche quello che è considerato uno dei referenti in Veneto dei Casalesi, Luciano Donadio di 53 anni prelevato nella sua casa in centro a Eraclea e il figlio Adriano, titolale di una sala scommesse. Uno dei filoni dell'inchiesta ruota attorno agli appalti per le costruzioni lungo la costa adriatica veneziana. Secondo l'accusa la camorra avrebbe garantito anche l'elezione del primo cittadino di Eraclea.
"A Eraclea, San Donà, Jesolo la camorra non si comporta diversamente da come si comporta in Campania o in altre parti del Paese" ha detto il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho che dopo aver ringraziato le forze dell'ordine ha aggiunto: " Ci troviamo di fronte ad un'organizzazione che si è insediata in questo territorio da molti anni, pretendento il pizzo ma poi si è strutturata con diverse imprese e società. I Casalesi non si muovono solo attraverso i reati tradizionali come l'usura e l'esorsione, ma offre dei veri e proprii servizi illegali al mondo imprenditoriale veneto come il recupero crediti e la manodopera a basso costo".
Danilo Guerretta