VENEZIA - Per oltre un millennio, la Repubblica Veneta, in base al calendario giuliano, già in uso tra i romani, ha festeggiato l'inizio dell'anno il primo marzo. In coincidenza con la primavera e il risveglio della natura dal sonno invernale. Questa datazione è rimasta ufficialmente in vigore fino alla caduta della Serenissima.
A partire dal 1582, tuttavia, anche in Veneto è stato introdotto il calendario gregoriano (che fissa il primo giorno dell'anno civile al primo gennaio) e si è reso necessario ricorrere all'espressione "more veneto" (secondo l'usanza veneta) per non confondere i due sistemi. Il "Cao de ano", comunque, ha continuato ad essere celebrato con feste e manifestazioni pubbliche.
Noi lo ricordiamo con le parole di Giovanni Giusto, consigliere delegato alla tradizioni storiche del Comune di Venezia.