Domenica alle 16 una messa e la festa alla Chiesa Votiva di Treviso
DON ERNESTO, UNA FESTA PER I 100 ANNI
E' il decano dei sacerdoti della Diocesi
TREVISO. Il prossimo 12 maggio Don Ernesto Soligo compie 100 anni. E’ il decano della Diocesi. Originario di Trevignano è sacerdote diocesano dal 5 luglio 1942 e dal 1959 membro della Comunità Sacerdoti Oblati di Treviso. Da qualche anno, per motivi di salute, è residente presso la Casa del Clero diocesana. “Don Ernesto”, così è sempre stato chiamato da generazioni e generazioni di giovani, sia studenti delle scuole - in particolare dell’ Istituto Geometri Palladio – sia “amici” che lo raggiungevano presso il suo piccolo studio presso il Centro studentesco di via San Nicolò e negli ultimi alla Chiesa Votiva. Un flusso continuo per decenni di giovani e meno giovani, di diseredati e di benestanti, tutti a confidarsi con lui, a farsi confessare, a ricevere una parola buona, a ricevere magari un aiuto materiale e spesso anche in denaro (e lui si privava anche del necessario…). Tale fiume andava di pari passo con la sua capacità di aggregare, di creare e animare gruppi giovanili in ogni dove, con un peregrinare continuo in tanti paesi e parrocchie, sempre con un “autista” pronto a scorrazzarlo qua e là...
Fra i tanti gruppi il suo “Agape”, fucina di idee, esperienze, amicizie e antesignana delle moderne tecnologie comunicative con il giornalino “La rete”. Un titolo quasi profetico… E poi la Federazione provinciale studenti F.P.S., laboratorio di partecipazione che ha offerto poi alla politica ed al sociale tante risorse umane. Ed ancora il Gruppo Ricerca Informazione Socio-religiosa GRIS, le tante assistenze spirituali (carcere, ciechi, sordomuti, ospedale psichiatrico) ecc.
E gli appuntamenti per decenni e decenni dell’8 dicembre alla Rocca di Cornuda, i corsi prematrimoniali, le centinaia e centinaia di coppie sposate e seguite nel percorso di vitA.
Ma il tratto che rendeva unica la visita nel suo studio era la frase sul muro alle sue spalle “Ognuno è artefice della sua fortuna” come a dire che ognuno deve essere protagonista della sua vita ed era il messaggio che trametteva a tutti, proprio tutti, anche chi si dibatteva nella droga, nel malaffare, nella povertà, nel disagio…
E di fronte a lui le foto dei “suoi” ragazzi andati avanti. Centinaia di foto a ricordare ognuna un vissuto, un dramma, una “vita”, per lui ogni foto era un unicum importante e caro.
E la sua innata capacità di comunicare e scrivere, diverse sono le sue pubblicazioni, con il suo linguaggio semplice ed immediato, ma profondo ed essenziale. Come lo erano puntuali i suoi biglietti di auguri per il Natale o per la Pasqua. Mai banali, anzi sempre acuti. Per festeggiare il compleanno tutti sono invitato domenica 12 maggio alle 16 alla Chiesa Votiva di Treviso per una messa "speciale".