Una nuova mostra inaugura oggi al Museo Nazionale Collezione Salce, un'esposizione dedicata a Leopoldo Metlicovitz, pioniere dell'arte del manifesto in Italia. Tra i protagonisti indiscussi della stagione creativa delle Officine Ricordi, assieme a Terzi, Laskoff, Mazza e all'allievo e collega Dudovich, Metlicovitz, è stato anche pittore e illustratore.
Per la storica azienda milanese realizzò una grande quantità di affiche come Madama Butterfly e Turandot.
Nando Salce collezionò oltre 24.000 pezzi di questo maestro del cartellonismo italiano, raccolti nell'arco di un'intera vita, tra manifesti, locandine, calendari e cartoline. Da una serie di lettere manoscritte che attestano la caparbietà di Salce, prende avvio questa retrospettiva dedicata a Leopoldo Metlicovitz, che fa seguito alla mostra di Trieste dedicatagli nel cinquantenario della sua nascita al Museo Revoltella.
Accanto alle sue opere più rappresentative, ideate per pubblicizzare la moda, il teatro e lo spettacolo, sono esposti anche i suoi lavori legati all'editoria: giornali e riviste scelsero il manifesto per promuovere se stessi, come il quotidiano di Palermo "L'Ora" e il giornale milanese "La Sera".
Una parte della mostra è dedicata ai manifesti turistici di Metlicovitz e al paesaggio, opere destinate a pubblicizzare le località allora più in voga.
La retrospettiva dedicata a Leopoldo Metlicovitz sarà visitabile al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso fino al 13 ottobre.