Siglato l'accordo ora la parola passa all'assemblea dei soci
CREDITO TREVIGIANO E CASSA RURALE DI BRENDOLA VERSO LA FUSIONE
La nuova banca avra 60 filiali e 473 dipendenti
TREVISO. Credito Trevigiano-Banca di Credito Cooperativo e Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola hanno siglato, il 19 luglio scorso, una lettera d’intenti per l’avvio di un progetto di fusione.
Due istituti radicati nel territorio delle province di Treviso e Vicenza, che contano 30 sportelli Credito Trevigiano ed altri 30 Brendola.
In un momento di grandi manovre nel mondo bancario, ed in quello del credito cooperativo in particolare, questi due solidi istituti di credito del Veneto hanno deciso di avviare un percorso che potrà portare alla nascita di una tra le Banche di Credito Cooperativo più grandi per dimensione, patrimonio e masse amministrate: 60 filiali con 473 dipendenti, 5 miliardi di masse amministrate, un attivo di 3,1 miliardi e un patrimonio di 240 milioni con un Cet1 del 16,50% ed una copertura media del credito deteriorato del 63%.
La nuova banca che potrà contare circa 120 mila clienti ed oltre 13 mila soci, affronterà questa sfida accompagnata dal Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea per presentarsi con strutture professionali ed organizzative adeguate alle esigenze dell’importante tessuto industriale del Nordest.
I consigli d’amministrazione delle due banche hanno condiviso i valori fondamentali del credito cooperativo e del strategie del progetto che, con economie di scala e masse critiche di rilievo, consentiranno di poter essere più competitivi e maggiormente presenti nel territorio.
La parola definitiva sull’operazione, però, come ha sempre ribadito Pietro Pignata presidente di Credito Trevigiano nell’assemblea dei soci e nella riunione di fine maggio, spetterà esclusivamente ai soci della banca.