L'edificio chiuso da anni, dopo il trasloco della Polizia all'Appiani
I FUMETTI RIAPRONO L'EX QUESTURA DI TREVISO
In via Carlo Alberto la mostra mercato del Tcbf
Dopo l’ex casa di riposo Umberto I e palazzo Bonifacio ex Ance, la rassegna internazionale del fumetto e dell’illustrazione prosegue dunque nell’aprire al pubblico edifici cittadini da tempo chiusi: il fabbricato dell’ex Questura, infatti, non è più da tempo fruibile, dopo il trasferimento dell’istituzione alla cittadella Appiani (e già in precedenza, molte aree erano riservate agli addetti ai lavori). Passato in proprietà alla Fondazione Cassamarca, il palazzo è di recente stato acquistato dalla società immobiliare Carlo Alberto che fa capo all’imprenditore trevigiano Roberto Alibardi. Questa ha annunciato un progetto di riqualificazione a scopo residenziale, ma, nel frattempo, verrà per la prima volta aperto. Nella due giorni della vetrina commerciale, dal 28 al 29 settembre, infatti i visitatori del festival, forestieri ma anche gli stessi trevigiani, avranno la possibilità di riscoprire questo luogo della città, oltre a girare tra gli stand di editori, autori, autoproduzioni, negozianti
Dopo aver annunciato tutti gli ospiti della 16° edizione, composta come sempre da 15 mostre con autori da USA, Canada, Giappone, Regno Unito, Germania e altri Paesi, lo staff del Treviso Comic Book Festival scalda dunque i motori preparandosi a una nuova edizione davvero speciale.
“Anche quest’anno, nonostante le sempre maggiori difficoltà nella ricerca di una sede adeguata ad accogliere la mostra mercato, siamo riusciti a trovare una sede davvero affascinante: il palazzo di via Carlo Alberto che ospitava la Questura prima del suo trasferimento all’Appiani – commentano gli organizzatori del Treviso Comic Book Festival – Si tratta dell’ennesima sfida che il TCBF lancia alla città, per la città: faremo riscoprire a tutti un luogo chiuso e dimenticato da quasi dieci anni e valorizzeremo il quartiere. Questo, grazie alla sensibilità della proprietà, nella figura di Roberto Alibardi, e di Fondazione Cassamarca che ci ha aperto il dialogo.
Ma anche una vera impresa per noi – sottolineano dal TCBF – un esborso economico non indifferente e un grande impegno in termini di energia per predisporre i locali dello stabile da così tanto tempo in disuso. Siamo anche certi che la città saprà ricambiare il nostro sforzo, perché vogliamo ancora una volta rendere Treviso la capitale europea del fumetto e dell’illustrazione”.