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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Dopo il dramma in Laguna interviene l'Ordine del Veneto

GLI INGEGNERI: "FINIRE IL MOSE IN FRETTA"

"Troppe maree eccezionali in poco tempo"


VENEZIA. “L’acqua alta straordinaria di queste ore rende evidente la necessità di vedere funzionante il MOSE al più presto. Prima lo vedremo in opera e prima tutti potremo capire e conoscere le potenzialità di questo sistema difensivo, l’unico sulla carta a garantire la sicurezza della città”. Così la FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, per bocca del suo consigliere Massimo Coccato, ingegnere idraulico. Una posizione pienamente condivisa anche dal presidente dell’Ordine degli ingegneri di Venezia, Mariano Carraro.
“Purtroppo la data di avvio del sistema MOSE è stata spostata ancora in avanti di un altro anno e mezzo – aggiunge -, mentre bisognerebbe fare di tutto per stringere i tempi. Non possiamo ignorare che questa è stata la seconda acqua alta straordinaria in 53 anni, dopo quella del 1966. In precedenza eventi di questa portata si registravano con intervalli maggiori, di un secolo circa”.
La FOIV, in considerazione dei disagi non solo a Venezia ma in tutto il territorio, chiede anche alla Regione di stanziare risorse per poter realizzare il Piano degli interventi in tempi stretti: “Pur avendo già in parte avviato alcune opere in tal senso dopo l’alluvione del 2010, rimangono scoperti importanti fronti tra cui, per esempio, il Piave che proprio in queste ore presenta forti criticità: su questo il Piano prevede azioni che devono essere realizzate con urgenza”.