TREVISO - Nonostante gli allarmi social degli ultimi mesi, i dati tracciano una realtà opposta: furti e rapine sono in calo nella città di Treviso. E’ forse il dato che più balza agli occhi nel bilancio dell’attività della Polizia di Stato nel trevigiano, nell’anno appena concluso, tracciato dal questore Vito Montaruli.
Nel capoluogo i reati in generale, nel corso del 2019, sono diminuiti del 22%. Quelli predatori, cioè appunto furti e rapine, in particolare sono scesi del 39%. I soli furti in abitazione sono passati da circa 500 dell’anno precedente a 190, di cui una settantina compiuti nel primo trimestre dell’anno: vale a dire il 61% in meno. Anche se con un ritmo inferiore, il trend è confermato anche a Conegliano e nei comuni limitrofi di compentenza del locale commissariato: con un dimezzamento dei furti e una riduzione del 12% degli episodi criminosi nel complesso. "Treviso è già ai vertici delle classifiche sulla sicurezza tra le città italiane, ma puntiamo a migliorare ancora, perchè anche un solo reato ai danni di un cittadino è troppo", ribadisce il questore.
Senza ovviamente trascurare gli altri ambiti, ricorda il massimo dirigente della Polizia di Treviso, gli sforzi si sono concentrati soprattutto nel controllo del territorio, per prevenire gli atti criminosi. Da qui i 119 servizi straordinari disposti durante l’anno, anche con il supporto degli agenti Reparto Prevenzione crimine di Padova. Le operazioni hanno riguardato soprattutto l’area del capoluogo e la sua cintura urbana e il Coneglianese, ma hanno interessato anche il Montebellunese e l’Opitergino. L’obiettivo, spiega il questore, è proprio quello di rafforzare gli interventi nel resto della provincia.
Nel 2019, gli uffici della Questura hanno effettuato 1.300 arresti e denunciato a piede libero un migliaio di persone. Sul fronte della lotta allo spaccio di droga, sono stati sequestrati 38 chili di marijuana, 620 grammi di hashish, 400 grammi di eroina e ben un chilo di cocaina. Tra i numeri dell’articolata opera della Polizia, spiccano i 340 controlli ad esercizi pubblici, in prevalenza per identificare gli avventori e prevenire così possibili rischi. 26mila i permessi di soggiorno rilasciati dall’Ufficio immigrazione, rinnovi compresi, soprattutto per lavoro subordinato (questa tipologia ha avuto un aumento del 15%), mentre 242 sono stati i provvedimenti di espulsione, un quarto in più del 2018.
1.348 le ordinanze del questore in tema di sicurezza e ordine pubblico e 313 i dispositivi approntati per manifestazioni politiche, culturali o studentesche, a cui si aggiungono quelle in occasione di 148 gare sportive. Tra gli eventi più significativi (e impegnativi) la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo scorso 25 aprile a Vittorio Veneto e la tappe del Giro d’Italia del 30 e 31 maggio.
Più che raddoppiati (137%) i divieti di ritorno, cioè i provvedimenti volti ad impedire la presenza nel territorio trevigiano di soggetti ritenuti pericolosi. Infine, sono stati rilasciati 30.264 passaporti, circa 3mila in più rispetto all’anno precedente, con una riduzione dei tempi di attesa grazie anche ad una nuova organizzazione degli uffici preposti. A tutto il personale della Polizia, il ringraziamento del questore.