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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Confcommercio: "Prima urgenza, i sostegni alla liquidità"

DUEMILA IMPRESE TREVIGIANE PROSEGUONO L'ATTIVITÀ

Hanno presentato istanza alla Prefettura: finora 90 "bocciate"


TREVISO - Circa duemila imprese trevigiane stanno proseguendo l'attività, nonostante non siano comprese nelle categorie direttamente citate dal decreto "Chiudi Italia". Hanno infatti presentato istanza alla Prefettura, comunicando di svolgere lavorazioni complementari a filiere essenziali, come quella agroalimentare o quella biomedicale.
Finora l'Ufficio territoriale del governo ha istruito circa un migliaio di pratiche: una novantina le domande "respinte". Non ci sono, tuttavia, fanno sapere dalla Prefettura, veri e propri casi di "dolo": oltre a chi ha consegnato una documentazione non completa, si tratta soprattutto di errori nell'interpretazione della normativa. Naturalmente vengono svolti tutti gli accertamenti del caso.
A soffrire in modo particolare, in questo momento, è sopratttuto il mondo del commercio e del turismo. Non più del 15% delle ditte del settore sono operative, stima Confcommercio Treviso.
"La situazione, ormai, diventa difficile anche dal punto di vista psicologico - nota il presidente dell'associazione degli imprenditori del terziario, Federico Capraro -. Comprendiamo il rinvio, perché purtroppo dobbiamo ancora raggiungere il picco dei contagi, e comprendiamo anche che alcune realtà ripartiranno prima e altre dopo, probabilmente seguendo l’ordine inverso delle chiusure. Ci sono, tuttavia, alcuni comparti in forte sofferenza e in lotta contro il tempo: in particolare, la moda, in ragione degli acquisti fatti per la stagione primavera estate. Poi, la ristorazione e il turismo: quello che ne ha risentito prima e che vede le prospettive di recupero molto più lunghe”.
Gli imprenditori chiedono, in primis, certezze sui sostegni al comparto, a fortissimo rischio di una pesante crisi di liquidità: “La dead line è rappresentata, per tutti, dall’ossigeno contenuto nella propria scorta di bombole. Se non c’è l’immissione di ulteriore ossigeno, esaurita quella riserva, purtroppo assisteremo alle chiusure, anzi alle non riaperture. E l’arco temporale è molto ristretto: la liquidità a disposizione delle imprese, è mediamente di un mese”. Un'urgenza che va passare in secondo piano anche la questione della data di riapertura: "Garantite ovviamente le condizioni di salute pubblica generale, prima si riapre meglio è. Che si riparta 15 giorni prima o 15 giorni dopo, però, c’è comunque bisogno di un sostegno di entità ben diversa rispetto alle misure attuali”, conclude Capraro.