TREVISO - Nel primo pomeriggio di martedì 14 aprile il rapido transito sulle regioni di nord-est di un fronte freddo, associato ad una saccatura di aria fredda in quota proveniente dall’Europa nord-orientale, secondo quanto spiega l'Arpav, ha favorito alcuni fenomeni di instabilità atmosferica sulla regione. Dopo una mattinata caratterizzata da una progressiva diminuzione della nuvolosità, con un cielo che è divenuto in prevalenza limpido e sereno, dalle ore centrali della giornata il sopraggiungere dalle Alpi orientali del sistema frontale ha provocato il rapido sviluppo di nubi cumuliformi a partire dalle Prealpi, in rapida estensione verso la pedemontana e in successivo trasferimento nel corso del primo pomeriggio al resto della pianura. I fenomeni più significativi osservati sul territorio regionale hanno riguardato i venti e alcuni rovesci e temporali che hanno interessato, seppure per breve tempo, soprattutto le aree pianeggianti.
In concomitanza al passaggio del fronte si sono intensificati i venti di Bora su gran parte della pianura, divenendo, in particolare tra le 13 e le 16 circa, di intensità media da tesa (intorno ai 30-40 Km/h) a forte (oltre i 40 Km/h), con raffiche massime che in alcuni casi hanno raggiunto i 70-90 Km/h circa. Le raffiche più significative e frequenti si sono registrate in pianura, ma localmente hanno interessato anche alcune località montane sia in valle che in quota.