Questo sito usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione.  Conferma Privacy Policy
Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

Invia Invia a un amico | Stampa Stampa notizia |  


 

Meno effetti collaterali e salve le funzioni sessuali post operazione

L'IPERTROFIA DELLA PROSTATA SI CURA CON IL VAPORE ACQUEO

A Monastier il primo intervento in Veneto


MONASTIER - L'ipertrofia prostatica benigna (IPB) trattata per la prima volta in Veneto con il vapore acqueo.
L’intervento è stato compiuto ieri dall’equipe del dottor Carmelo Morana primario di Urologia al Presidio Ospedaliero di Monastier e rappresenta la nuova frontiera del trattamento mini-invasivo dell’IPB.
E’ eseguibile in regime di day-surgery con una semplice sedazione o anestesia locale e consente, attraverso l’energia termica, la rottura delle membrane cellulari e la conseguente essicazione e riduzione del volume prostatico di circa il 40%.
Una tecnica, con meno effetti collaterali rispetto alla terapia medica e chirurgicamente meno invasiva rispetto a quelle tradizionali: minor rischio di sanguinamento, minor tempo di degenza in ospedale e funzionalità sessuali conservate post intervento. Secondo le linee guida europee di urologia, ad oggi è la metodica che più di qualsiasi altra consente la preservazione della funzionalità erettile ed eiaculatoria.
L’intervento consiste nell’introduzione all’interno della parte ingrossata della prostata, attraverso una sonda, di un ago molto sottile che emettendo del vapore acqueo provoca un deterioramento delle cellule iperplastiche della prostata che dopo un mese si essiccano e allargano il canale per consentire al paziente una minzione con un flusso maggiore.
Il paziente viene dimesso poche ore dopo l’intervento con un catetere vescicale che viene rimosso dopo alcuni giorni a seconda del quadro clinico. Nell’arco di qualche settimana l’effetto termico produce una importante riduzione del volume prostatico, con effetto disostruttivo. L’ipertrofia prostatica è una patologia molto diffusa e i sintomi (come urinare con un getto molto debole, gocciolamento dopo la fine della minzione, doversi alzare di notte) condizionano molto la vita del paziente.
“Fino ad oggi questa patologia veniva trattata con terapia medica o attraverso interventi endoscopici con il laser - commenta il dottor Carmelo Morana- La terapia medica ha effetti collaterali sia sulla sfera sessuale soprattutto con l’eiaculazione retrograda sia sulla pressione arteriosa che provoca anche improvvisi capogiri; il trattamento chirurgico con il laser, che da anni viene utilizzato a Monastier, è sicuramente meno invasivo rispetto alla chirurgia a cielo aperto ma ci sono maggiori rischi di sanguinamento, ricoveri in ospedale più lunghi. Ora, con il vapore acqueo, gli effetti collaterali per il trattamento dell’ IPB sono minimi” conclude Morana
Una nuova tecnica utilizzata in pochi centri specializzati del Paese. Il Presidio Ospedaliero di Monastier è il primo in Veneto grazie a dei corsi particolari che sono stati effettuati dal dottor Morana anche negli Stati Uniti per l'utilizzo dei macchinari Rezum.