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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla

PILLOLE DI GOLF/343: IL DUBAI CHAMPIONSHIP AL PARIGINO ANTOIONE ROZIER

Eccellente secondo posto per Francesco Laporta


DUBAI - Questa settimana l’European Tour era impegnato in due appuntamenti: uno in Sudafrica, il South African Open, terzo evento che si celebra lì quest’anno, l’altro Il Dubai Championship, negli Emirati Arabi. Noi seguiamo questo di Dubai, penultimo appuntamento della stagione, che vede in scena cinque italiani: Renato Paratore, Guido Migliozzi, Nino Bertasio, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise. Si gioca al Jumeirah Golf Estates di Dubai, lo stesso percorso che tra una settimana ospiterà il DP World Tour Championship, e dove saranno ammessi i primi 60 nell’ordine di merito della Race To Dubai, tra cui Paratore, ora 21esimo.
È certamente buono il field, dove figurano due vincitori di major: il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Danny Willett; oltre a loro, l’emergente 19enne danese Rasmus Hojgaard che torna nel circuito dopo una breve esperienza nel PGA Tour, e molti collaudati elementi. Non vi saranno giocatori sudafricani, tutti impegnati nel loro Open nazionale. Il montepremi è di 1.200.000 dollari.
Grande protagonista della prima giornata al Jumeirah, è l’inglese Andy Sullivan 33enne di Nuneaton con quattro titoli nel circuito, l’ultimo quest’anno, l’English Championship. Una volata fatta di undici birdie senza bogey, gli ha fatto conquistare la leadership con un 61 (-11), e stabilire il nuovo record del campo. Ha due colpi di ritardo il francese Antoine Rozner (63).
Autori di una bella partenza, Lorenzo Scalise e Francesco Laporta sono ottavi con 65 (-7); fa una buona prestazione anche Renato Paratore, 28° con 68, sarà l’unico azzurro in gara nel DP World Tour. Gli altri azzurri sono in media classifica: Guido Migliozzi, 74° con il par, e Nino Bertasio, 85°, stesso score del danese Rasmus Hojgaard. Sono a ridosso dei top ten il tedesco Martin Kaymer, lo spagnolo Jorge Campillo e l’inglese Danny Willett. Scalise ha segnato nove birdie e due bogey e Laporta otto birdie e un bogey. Paratore ha fatto percorso netto con quattro birdie, Migliozzi ha messo insieme tre birdie e tre bogey e Bertasio ha concluso con due birdie e tre bogey.
Nella seconda giornata a Dubai, gli inglesi sono al proscenio e gli azzurri sulle prime posizioni. L’inglese Andy Sullivan prosegue la sua corsa di testa con 127 (-17), e i suoi connazionali Matt Wallace e Ross Fisher si sono mantenuti sulla sua scia con tre colpi di ritardo. Rimane in alta classifica Lorenzo Scalise, settimo con 133 (-11), raggiunto da Renato Paratore, dopo una gran rimonta dal 28° posto. È in ottima posizione anche Francesco Laporta, 13° con 134 (-10). Andy Sullivan, dopo il 61 (-11) del turno iniziale, ottiene nuovo record del campo: si esprime con un 66 (-6), per un eagle, cinque birdie e l’unico bogey in 36 buche. L’inglese Danny Willett ha lo stesso score di Laporta rinvenuto dalla 20ª piazza, perde terreno il tedesco Martin Kaymer, da 12° a 34°. Renato Paratore gira in 65, terzo score più basso di giornata, con dieci birdie, di cui sei di fila, e tre bogey. Molto pulito il cammino di Lorenzo Scalise (68 -4), con quattro birdie senza bogey; altrettanto per Francesco Laporta 69 (-3) con cinque birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio, caduto a 141 (-3), Guido Migliozzi, e Nino Bertasio.
Prosegue la sua corsa Andy Sullivan, seppur un po’ rallentata. Si disimpegna con un 68 (-4), che permette di recuperare un colpo al connazionale Matt Wallace, rimasto in seconda posizione. Sono gli azzurri i grandi protagonisti di Dubai: Renato Paratore, salito dal settimo al terzo posto, e Francesco Laporta, dal 13° al quinto, saranno in corsa per il titolo; in buona classifica si mantiene anche Lorenzo Scalise, 21° con 204; Paratore è affiancato dall’inglese Ross Fisher, e Laporta ha la compagnia del francese Antoine Rozner. Difficile un recupero dell’austriaco Bernd Wiesberger, 12°, sono fuori gioco il tedesco Martin Kaymer, e l’inglese Danny Willett. Paratore e Laporta hanno entrambi girato in 65 (-7), miglior punteggio di giornata. Il romano ha segnato sette birdie, senza sbavature, e Laporta otto birdie e un bogey. Nei loro score 21 birdie complessivi, con Paratore che ha aggiunto tre bogey tutti nel secondo turno, e il pugliese quattro.
Il titolo del Jumeirah va al francese Antoine Rozner, 27enne parigino, che firma il suo primo successo sull’European Tour. È stata una gara in cui gli azzurri sono stati tra i protagonisti sin dalle prime battute. Fornisce grande prova tecnica e di carattere Francesco Laporta, che ottiene un gratificante secondo posto con (-23), un punto in meno del vincitore. Bravi anche Renato Paratore, classificato al 13° posto con (-18), e Lorenzo Scalise al 22° con (-15). Rozner è risalito dal quinto posto con un 64 (-8), per un eagle, sette birdie, un bogey, miglior score di giornata, con due birdie decisivi sulle ultime tre buche che gli hanno permesso, dopo una lunga lotta, di avere ragione di Andy Sullivan, leader nei primi tre turni.
Francesco Laporta, quinto alla partenza, ha avuto un avvio lento, con un solo birdie sulle prime nove buche; poi, dopo la 11, ha cambiato decisamente marcia risalendo la graduatoria con cinque birdie di cui quattro a chiudere. Ha impressionato per regolarità e determinazione, qualità che aveva dimostrato già nel 2019 quando è stato il dominatore sul Challenge Tour, ed è stato il numero uno nell’ordine di merito. Renato Paratore, terzo al via, ha iniziato forte con due birdie che l’hanno portato a ridosso di Sullivan, ma un inatteso black out con tre doppi bogey tra la quinta e la decima buca, ha compromesso le sue chances. Ha comunque reagito, come riesce sempre a fare nei momenti di massima difficoltà, con quattro birdie per il 72 del par. Lorenzo Scalise, dopo un settimo posto in apertura, si è ben difeso nei giri successivi e ha terminato con un parziale di 69, frutto di un eagle, tre birdie e due bogey.
Mentre termino il resoconto di questa partita, l’altro appuntamento, il South African Open, non è ancora terminato, ma a tener banco sono i padroni di casa: Christiaan Bezuidenhout ha attaccato decisamente nel terzo round, e a un giro dal termine, con lo score di (-15), ha preso decisamente il largo. L’azzurro Aron Zemmer è al 21° posto, boccone amaro per Lorenzo Gagli, non ha superato il taglio.
Paolo Pilla