
Anche Treviso partecipa alla grande staffetta ciclistica internazionale COP30 Bike Ride, in vista della Conferenza ONU sul Clima (COP30) che si terrà a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre.
L’associazione FIAB Treviso APS, con il patrocinio del Comune, organizza due giornate di eventi lunedì 29 e martedì 30 luglio, aperti a tutti coloro che vogliano pedalare per il clima.
Il programma prevede:
- Lunedì 29 luglio: ore 9:00: partenza da Porta San Tomaso verso Vazzola per incontrare gli staffettisti e accompagnarli a Treviso; ore 17:00: in Piazza dei Signori, il Comune di Treviso consegnerà la Lettera di Impegno per la ciclabilità; ore 20:30: conferenza pubblica presso la sala riunioni San Francesco, con la testimonianza diretta dei partecipanti alla staffetta.
- Martedì 30 luglio: ore 8:30: nuova partenza da Porta Santi Quaranta verso Padova, lungo la Treviso-Ostiglia e la Strada del Muson.
Tutti possono unirsi alla pedalata, anche solo per una parte del percorso. La presidente di FIAB Treviso, Paola Bruttocao, è disponibile per interviste o approfondimenti (tel. 347 2422154).
Partita il 14 maggio 2025, la COP30 Bike Ride è una lunga marcia a pedali che coinvolge attivisti, associazioni e cittadini per promuovere un messaggio chiaro: la bicicletta è una soluzione semplice, efficace e sostenibile contro l’inquinamento e il cambiamento climatico.
Dal 27 luglio, la carovana entra in Italia con tappe in città come Gorizia, Ferrara, Bologna, Firenze e infine Mentone.
Oltre a FIAB, aderiscono anche realtà come Salvaiciclisti Bologna, BYCS Amsterdam, RiCiclabili e molte altre.
Le FIAB coinvolte includono:
FIAB Trieste Ulisse, Medio Friuli – Amici del Pedale Aps, Pordenone, Treviso, Rovigo, Bologna, Firenze, Versilia, Tigullio, Genova e i coordinamenti regionali del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia-Romagna.
Durante il viaggio, i ciclisti raccolgono impegni dalle amministrazioni locali a favore della mobilità ciclabile.
Le 10 proposte ufficiali da presentare alla COP30 includono:
- Una rete ciclabile strutturale entro il 2030, connessa e sicura.
- Riduzione del traffico e della velocità delle auto.
- Piani nazionali per lo sviluppo della ciclabilità, con fondi dedicati.
- Più zone pedonali e ciclabili vicino a scuole, trasporti, aree verdi.
- Più parcheggi per bici ovunque (scuole, uffici, stazioni, case).
- Eventi ciclistici annuali e spazi comunitari (“Casa della bici”).
- Educazione alla mobilità attiva, in particolare per giovani e donne.
- Incentivi fiscali al settore ciclistico (produzione, leasing, sharing).
- Promozione della logistica con cargo-bike per le consegne urbane.
- Raccolta dati e indicatori sullo stato della ciclabilità.
La COP30 Bike Ride attraversa l’Europa, l’Africa e il Sud America.
C’è anche chi viaggia in barca a vela con l’iniziativa parallela Flotilla4Change.
Nel 2024, un’iniziativa simile partì da Parigi e arrivò a Baku per la COP29, per ricordare quanto ancora manchi per rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Oggi il messaggio è più forte che mai: serve agire subito, e la bicicletta può essere parte della risposta.
