
Un nuovo tratto di 23 chilometri porta la Ciclovia Treviso-Ostiglia a sfiorare i 110 km: entro il 2026 sarà possibile pedalare senza interruzioni da Trieste al confine con la Lombardia, lungo uno dei percorsi ciclopedonali più suggestivi d’Italia.
Ventitré nuovi chilometri di pista ciclabile, da Cologna Veneta a Cerea, portano la Ciclovia Treviso-Ostiglia a sfiorare i 110 km complessivi.
L’inaugurazione del nuovo tratto, oggi a Cologna Veneta, segna un passo decisivo verso il completamento dell’itinerario di 118 km, previsto per l’autunno 2026, che collegherà Treviso al confine lombardo lungo l’ex sedime ferroviario.
«Con questo intervento – ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – la Treviso-Ostiglia si conferma uno dei percorsi ciclopedonali più belli e strategici d’Italia; dal 2026 sarà possibile pedalare in continuità da Trieste alla Lombardia, attraversando il Veneto e scoprendo le sue eccellenze naturalistiche e culturali. Un’infrastruttura che non è solo turismo, ma anche mobilità sostenibile, capace di migliorare la qualità della vita e tutelare l’ambiente».
Presente anche la vicepresidente regionale e assessore ai Trasporti Elisa De Berti, che ha annunciato l’apertura dell’ultimo lotto tra Legnago e Casaleone per l’autunno 2026: «Sarà l’ultimo tassello di un progetto che trasforma l’ex tracciato ferroviario in una dorsale verde al servizio di cittadini e visitatori; per la gestione e la promozione della ciclovia, i Comuni stipuleranno convenzioni con la Federazione dei Comuni del Camposampierese, già modello di riferimento nella valorizzazione delle ciclovie venete».
Novità anche sul fronte tecnologico: vicino al ponte sul Guà è stato installato il primo “bike counter” con radar conta passaggi, che misurerà il flusso dei ciclisti, la CO2 risparmiata e fornirà informazioni utili ai viaggiatori.
Altri due dispositivi arriveranno a settembre a Montegalda e Legnago, con dati che confluiranno nella Veneto Data Platform, la piattaforma regionale che integra mobilità, turismo e ambiente.
Con oltre 9.000 km di percorsi ciclabili mappati, di cui più di 3.000 in sede propria, il Veneto punta a consolidare il suo primato nel cicloturismo, forte anche dei 73 milioni di presenze turistiche registrate nel 2025.
