
Sette cortometraggi firmati dagli studenti veneti hanno acceso i riflettori nello spazio della Regione Veneto alla Mostra del Cinema di Venezia.
È il bilancio positivo di “Sguardi Giovani: idee in movimento”, appuntamento dedicato a cinema, scuola e nuove generazioni.
Si è conclusa ieri, lunedì 1° settembre, la manifestazione “Sguardi Giovani: idee in movimento”, promossa dall’Assessorato regionale all’Istruzione e dedicata al rapporto tra cinema, scuola e nuove generazioni.
L’appuntamento, ospitato nello spazio della Regione Veneto alla Mostra del Cinema di Venezia, ha richiamato oltre 150 spettatori.
Nel corso del pomeriggio studenti e docenti hanno presentato sette cortometraggi realizzati all’interno di progetti scolastici e associativi, dimostrando la forza educativa e formativa dell’audiovisivo.

A guidare l’evento è stata l’assessore Valeria Mantovan, che ha introdotto i lavori e dato voce ai giovani protagonisti.
”Il cinema e l’audiovisivo sono una straordinaria palestra di crescita personale e collettiva: sviluppano creatività e competenze, stimolano la collaborazione e danno voce allo sguardo dei giovani, capace di sorprenderci e di farci vedere il presente e il futuro con occhi diversi”, ha dichiarato Mantovan.
Dal 2017 a oggi la Regione ha sostenuto 68 progetti culturali, creativi e artistici, con un investimento complessivo di circa 7,6 milioni di euro e la partecipazione di oltre 6 mila studenti.
Solo nell’ultima iniziativa approvata lo scorso maggio sono stati destinati 2 milioni di euro alla formazione nel settore dello spettacolo dal vivo e dell’audiovisivo.

Tra i lavori proiettati a Venezia figurano corti realizzati con il sostegno della Regione, come La Radice Quadrata di meno 1 dell’IIS Jacopo da Montagnana e Le Fadighe dei Puvriti dell’IC Porto Viro, insieme a esperienze indipendenti e nazionali.
Temi universali come bellezza, memoria, amore, identità, social e resilienza hanno attraversato le storie raccontate dai ragazzi.
”Ringrazio dirigenti scolastici, insegnanti, associazioni, professionisti e naturalmente gli studenti protagonisti – ha concluso l’assessore – perché questi lavori dimostrano quanto la scuola, insieme alla comunità, possa diventare un laboratorio di talenti e di cittadinanza attiva. Oggi abbiamo visto che il cinema non è solo arte, ma anche educazione, dialogo e partecipazione.”
