Domenica 21 settembre 2025 ore 17:00

musiche e danze armene
Sona G. Hakobyan canto, danza, bloul
Giuseppe Dal Bianco duduk, flauto
Introduce il prof. Pierpaolo Faggi
“Armenia: ieri e oggi”
Domenica 21 settembre 2025 ore 17:00
Terrazza di Villa Draghi Montegrotto Terme (Padova)
Sognando l’Armenia è un progetto musicale nato dalla collaborazione tra il musicista e flautista veneto Giuseppe Dal Bianco e la cantante, danzatrice e musicista armena Sona G. Hakobyan.
Lo spettacolo in forma di concerto, Sognando l’Armenia, ha l’intento di far conoscere al pubblico italiano la musica tradizionale armena, eseguita con strumenti originali, canto e danza. Allo stesso tempo, desidera rendere omaggio alla memoria dell’immensa tragedia che ha colpito il popolo armeno nel 1915, il Genocidio degli Armeni, di cui quest’anno ricorrono i 110 anni.
Un viaggio emotivo e sonoro che offre uno spunto per comprendere, almeno in parte, la ricchezza della cultura musicale armena.
A impreziosire l’esperienza, il Duduk, suonato da Dal Bianco, strumento a doppia ancia che accompagna da secoli i canti e le danze delle varie regioni dell’Armenia, conferendo allo spettacolo un colore fortemente evocativo. L’Armenia possiede un patrimonio musicale ricco e straordinario, gran parte del quale è stato riscoperto e preservato grazie alla figura del grande musicista e musicologo Komitas Vardapet, che sarà omaggiato attraverso l’esecuzione di alcuni dei suoi brani più emblematici. I canti, le danze e il suono del flauto tradizionale Bloul saranno invece affidati a Sona G. Hakobyan, nata a Yerevan e attualmente residente a Bomarzo (Viterbo).
Contatti per concerti:
Sona G. Hakobyan hsona963@gmail.com
è nata in Armenia, a Yerevan; diplomata in canto corale, storia della musica, solfeggio e pianoforte. Attrice e danzatrice, ha fondato una scuola di musica e danza a Chambarak (Armenia), dove ha insegnato danza folkloristica, canto e flauto armeno. Ha tenuto spettacoli di danza e canti tradizionali dell’Armenia in vari paesi, in particolare nelle città di Berlino, Hannover, Bagdad e Beyrut. Attualmente è Presidente dell’associazione culturale “Arte e Benessere” di Bomarzo e insegna canto e pianoforte presso la stessa; inoltre insegna presso le scuole “Musicultura” di Viterbo, Vallerano, Vignanello, Fabrica di Roma. Dirige il coro polifonico G.Carissimi di Magliano Sabina, continuando a tenere concerti e spettacoli in varie città italiane.
Giuseppe Dal Bianco info@giuseppedalbianco.it
flautista, polistrumentista e ricercatore sonoro, dedica la sua vita agli strumenti a fiato provenienti da diverse tradizioni del mondo. Attraverso il duduk armeno e altri strumenti tradizionali, crea paesaggi sonori che uniscono profondità interiore e radici culturali. Dopo il diploma in Flauto Traverso conseguito presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, ha proseguito lo studio della musica dedicandosi in modo particolare agli strumenti a fiato etnici. Ha frequentato numerosi seminari di studio presso la Fondazione Cini di Venezia, in particolare i corsi di Duduk armeno tenuti dal M° Gevorg Dabaghyan. La sua grande passione e interesse per gli strumenti a fiato lo ha portato a raccogliere e collezionare più di 300 strumenti musicali provenienti da ogni parte del mondo, gran parte dei quali li usa nei suoi concerti. Ha inciso cinque CD e collabora con molti musicisti svolgendo intensa attività concertistica.
PROGRAMMA
Èchrémet – Sayat Nova (1712-1795)
Voce registrata che recita Hayastan
Sirus Kspasem – Kh. Avetisyan (danza armena)
Chinar es – Komitas Vardapet (1869-1935)
Erkinqn ampel e – Komitas Vardapet (1869-1935)
Ov sirun sirun – Tradizionale armeno
Voce registrata che recita “l’Armenia” di Tonino Guerra
Amen hayr surb – Makar Yekmalyan (1856-1905)
Havun havun – Grigor Narekatsi (950 D.C.)
Garun a – Komitas Vardapet (1869-1935)

Dle yaman – Komitas Vardapet (1869-1935)
Hovvergakan poem – Kh. Avetisyan (1926-1996)
Hov areq – Komitas Vardapet (1869-1935)
Vardani mor voghpe – Tradizionale armeno
Usundara – Aram khachaturyan (danza armena)
Ov zarmanali – Grigor Pahlavuni (1093-1166)
Expromt – Arno Babajanyan (1921-1983)
Ari, im sokhak – Tradizionale armeno
