
Dalla palestra al sociale: l’Imoco Volley scende in campo per la prevenzione oncologica. La squadra, con la capitana Asia Wolosz, promuove gli screening dell’Ulss 2 per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della diagnosi precoce.
Dopo l’esordio in campionato di lunedì 6 ottobre, le campionesse dell’Imoco Volley Conegliano tornano in campo, questa volta per promuovere la campagna di screening oncologici 2025/2026 dell’Ulss 2.
L’iniziativa, che rinnova una collaborazione ormai consolidata negli anni, mira a rafforzare il messaggio rivolto ai cittadini sull’importanza di aderire alle campagne di prevenzione promosse sul territorio.
La prima testimonial dell’edizione 2025/2026 è la storica capitana Asia Wolosz, polacca di origine ma coneglianese d’adozione, alla sua decima stagione nelle file delle “Pantere”.
“Rinnovo il mio più sentito ringraziamento a Imoco Volley Conegliano per una collaborazione importante che supporta gli screening contro il cancro rivolti alla popolazione – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 –. Quando è partita la nostra partnership, Imoco non era ancora la realtà di livello mondiale che è oggi, e per questo al presidente Garbellotto e a tutta la società va la mia infinita riconoscenza per aver mantenuto fede a un impegno di fondamentale importanza. Nella prevenzione, come in campo, è importante giocare d’anticipo”.
Soddisfazione anche da parte da Piero Garbellotto, presidente dell’Imoco Volley Conegliano: “Le pallavoliste, e in particolare le nostre Pantere, sono veri modelli per il mondo femminile. Da oltre due lustri mettiamo con orgoglio l’immagine delle nostre campionesse al servizio dell’Ulss 2 per iniziative di sensibilizzazione così importanti. L’abbiamo sempre fatto con entusiasmo e contiamo, grazie all’impatto e ai valori che trasmettono, di contribuire a diffondere un messaggio fondamentale per il nostro territorio: la prevenzione è la miglior difesa”.
Gli screening e i risultati
In Ulss 2, come in tutto il Veneto, sono attivi i programmi di screening per la prevenzione dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon-retto.
Nel 2024, oltre 53 mila donne hanno eseguito la mammografia come test di primo livello, individuando precocemente 389 tumori.
Allo screening colorettale hanno aderito quasi 80 mila persone, con la diagnosi precoce e il trattamento di 1.224 lesioni precancerose e 64 tumori.
Per lo screening cervicale, quasi 40 mila donne si sono sottoposte ai test di prevenzione, che hanno permesso di trattare 218 lesioni precancerose.
Tutti e tre i programmi garantiscono una presa in carico completa e gratuita in caso di esito positivo, assicurando un percorso diagnostico e terapeutico conforme alle migliori evidenze scientifiche.
