Iniziativa della Scuola di ristorazione Dieffe, interessate diverse aziende
A VALDOBBIADENE, GLI STUDENTI CREANO IL "PAN DA VIN"
Perfetto per essere abbinato alle degustazioni di prosecco
Lo afferma l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Elena Donazzan, intervenuta stamane a Valdobbiadene, in provincia di Treviso, all’Antica Fiera di San Gregorio, nell’ambito della quale la locale Scuola di Ristorazione Dieffe ha presentato un originale prodotto che ha già raccolto, oltre che il gradimento dei consumatori, l’interesse di numerose aziende: il “Pan da Vin”, un tipo speciale di pane da abbinare alle degustazioni di prosecco, uno dei vini simbolo dell’enologia veneta nel mondo, di cui questo prodotto creato dai giovani studenti riesce ad esaltarne ulteriormente le già note e apprezzate qualità.
L’Istituto valdobbiadenese, componente del sistema educativo della Regione del Veneto, ha potuto presentare questa iniziativa in forza della delibera della Giunta che consente alle scuole di formazione professionale di essere “aziende formative”, cioè di poter intraprendere iniziative imprenditoriali i cui ricavi vanno a beneficio della scuola stessa.
“Con le risorse pubbliche sempre più limitate – rileva l’assessore Donazzan – non possiamo rispondere a tutte le potenzialità della scuola e della formazione e quindi abbiamo permesso, con questo approccio innovativo, agli istituti scolastici di attrarre risorse private attraverso le proprie capacità e creatività”.
Ed è quello che è avvenuto nella terra del prosecco, dove numerose cantine coinvolte dalla scuola hanno collaborato, dapprima fornendo preziosi consigli per la realizzazione del prodotto e ora manifestando concreto interesse alla stipula di accordi commerciali.
“La scuola genera così, in modo originale, posti di lavoro – conclude Donazzan – e diventa un modello per il presente e per il futuro, collegandosi fortemente con il territorio e dimostrandosi in piena sintonia con il dinamismo imprenditoriale veneto: insomma, uno straordinario viatico in vista di quell’autonomia per la quale stiamo lavorando”.