Messe agli atti le intercettazioni di Aline e Adriana
ANCHE LE AMICHE CONTRO SIMONE
Mercoledì il Riesame decide sulla scarcerazione
ODERZO – (gp) Agli atti le intercettazioni ambientali di Aline e Adriana, le due amiche di Simone Moreira, la brasiliana di 23 anni accusata di omicidio volontario per la morte della figlia Giuliana Favaro, annegata nelle acque del Monticano a Oderzo il 2 settembre scorso. Nel corso dell'udienza preliminare il sostituto procuratore Antonio Miggiani ha chiesto e ottenuto che venissero trascritte le parole che le due amiche della Moreira si sono scambiate nella caserma dei carabinieri di Oderzo prima di essere interrogate. Aline, che fu la prima a cui Simone chiese aiuto e con cui la brasiliana cercò la figlia nei dintorni di piazza Rizzo, come ha poi confermato agli agenti e come risulta dal verbale di sommarie informazioni parlando con Adriana mostrava una certa perplessità riguardo a quello che Simone Moreira le riferì la sera della tragedia. Infatti Simone, alla domanda su qual fosse il punto in cui vide Giuliana l'ultima volta, cambiò versione tre volte dicendo di averla lasciata in tre posti differenti. Un elemento, secondo l'accusa, che conferma il fatto che il racconto di Simone non è credibile. La prossima udienza per la trascrizione delle intercettazioni è stata fissata per il 20 maggio prossimo, due giorni dopo l'inizio del processo a carico della 23enne brasiliana. Intanto domani il tribunale del riesame di Venezia dovrà pronunciarsi sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali della donna, gli avvocati Alvise Tommaseo Ponzetta e Antonio Forza.
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