Prime condanne per l'azienda fallita nel 2006
CRAC "MONTELLO": OTTO ANNI
Il buco di bilancio era di oltre 3 milioni di euro
TREVISO – (gp) Prime condanne per i responsabili del crac del salumificio “Montello”, l'azienda alimentare dichiarata fallita il 7 novembre del 2006 con oltre 3 milioni di euro di buco che era costato il posto di lavoro a 42 dipendenti. Dodici gli imputati per la bancarotta della ditta di Volpago del Montello: il bilancio dell'udienza preliminare conta quattro condanne con rito abbreviato, un'assoluzione e sette rinvii a giudizio. Il gup Gianlugi Zulian ha inflitto 3 anni e 4 mesi a Claudio Forte, 62enne di Trevignano ed ex amministratore della società, 2 anni e 4 mesi all'imprenditore Alessandro Sartorato, 36 anni di Padova e amministratore della società Cis Impianti, 1 anno e 4 mesi a Christian Mussato, montebellunese di 36 anni e amministratore della società «Agenzia via Veneto», e 1 anno e 3 mesi a Gianni Pietrobon, 49 anni, di Santa Maria di Sala, amministratore della Gi&Gi Italia. Il giudice ha invece assolto dall'accusa di favoreggiamento per il reato di bancarotta fraudolenta Oriano Brugnolaro, 55enne di Cittadella. Andranno invece a processo il prossimo due novembre Helena Maria Van Der Loop, 51enne olandese di Altivole e responsabile della società dal gennaio del 2006, Roberto Salvagnin, 39enne di Arzergrande e Massimo Cancian, 46 anni di Cavarzere, rispettivamente amministratore e procuratore della società “Grecale”, Renzo Facchin, 40 anni di Farra d’Alpago e amministratore della “Graf Recycling”, Giancarlo Riondato, 39 anni di Castelfranco Veneto e amministratore della “Europgroup”, Francesco Scarpari, 33 anni di Padova, amministratore unico della società “Dodicidecimi”, e Mauro Spinello, 31enne di Dolo. I dodici imputati, per i quali la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio, erano tutti manager e imprenditori che secondo l'accusa avrebbero svuotato le casse del salumificio “Montello” attraverso la simulazione d'acquisto di attrezzature industriali documentate da fatture emesse da società compiacenti e viaggi fantasma per nascondere le merci.