PIEVE DI SOLIGO - (db) Si svolgeranno questa mattina alle ore 10, presso la chiesa parrocchiale di Farra di Soligo le esequie le capitano pilota Dino Marcon, morto nella giornata di giovedì all’età di 78 anni nella sua casa di Farra di Soligo, dopo una lunga malattia. Un ufficiale amato e stimato non solo dai suoi colleghi di lavoro, ma anche da tutte quelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo nella vita da civile. La sua carriera era iniziata, prima come pilota militare, dove aveva ottenuto il brevetto di volo e l’abilitazione a guidare tutti i più sofisticati e teconologici aerei da strasporto e da guerra dell’Aereonautica Militare Italiana, Abbandonata la carriera militare il cap. Marcon, per molti anni aveva pilotato quasi tutti i più grossi modelli d’aereo passeggeri dell’Alitalia, sia nelle tratte nazionali che internazionali, accumulando con grande orgoglio e senso del dovere –come lui spesso sottolineava- in 45 anni di pilotaggio, miglia di ore di volo. Per diversi anni è stato anche istruttore ed esaminatore per quei piloti che volevano conseguire i brevetti di volo. Da molti anni era sposato con una nobildonna di Farra di Soligo, la contessa Serenella Bevacqua di Panigai, con la quale viveva nell’antica villa in via Monchera. In paese era una persona molto conosciuta e tutti lo ricordano come un uomo che dalla sua sobrietà, faceva trasparire sempre un’eleganza e una simpatia non comune. La sua scomparsa lascia nel più profondo dolore, la moglie Serenella, i figli Sebastiano e Cecilia, il genero Giorgio, e gli amati nipoti Giulia e Francesco, che anche durante il decorso della sua grave malattia, lo anno sempre ed instancabilmente accudito con lodevole amore.
PIEVE DI SOLIGO - (db) Si svolgeranno questa mattina alle ore 10, presso la chiesa parrocchiale di Farra di Soligo le esequie le capitano pilota Dino Marcon, morto nella giornata di giovedì all’età di 78 anni nella sua casa di Farra di Soligo, dopo una lunga malattia. Un ufficiale amato e stimato non solo dai suoi colleghi di lavoro, ma anche da tutte quelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo nella vita da civile. La sua carriera era iniziata, prima come pilota militare, dove aveva ottenuto il brevetto di volo e l’abilitazione a guidare tutti i più sofisticati e teconologici aerei da strasporto e da guerra dell’Aereonautica Militare Italiana, Abbandonata la carriera militare il cap. Marcon, per molti anni aveva pilotato quasi tutti i più grossi modelli d’aereo passeggeri dell’Alitalia, sia nelle tratte nazionali che internazionali, accumulando con grande orgoglio e senso del dovere –come lui spesso sottolineava- in 45 anni di pilotaggio, miglia di ore di volo. Per diversi anni è stato anche istruttore ed esaminatore per quei piloti che volevano conseguire i brevetti di volo. Da molti anni era sposato con una nobildonna di Farra di Soligo, la contessa Serenella Bevacqua di Panigai, con la quale viveva nell’antica villa in via Monchera. In paese era una persona molto conosciuta e tutti lo ricordano come un uomo che dalla sua sobrietà, faceva trasparire sempre un’eleganza e una simpatia non comune. La sua scomparsa lascia nel più profondo dolore, la moglie Serenella, i figli Sebastiano e Cecilia, il genero Giorgio, e gli amati nipoti Giulia e Francesco, che anche durante il decorso della sua grave malattia, lo anno sempre ed instancabilmente accudito con lodevole amore. 
