ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINE |
Stretta collaborazione con la Gdf di Treviso
UNA LEGGE ANTI-LABORATORI
Mario Pozza, Confartigianato, lancia proposta
TREVISO - (nc) Una legge contro il proliferare dei laboratori cinesi che nascono, muoiono e risorgono spesso senza versare i contributi fiscali e previdenziali che vengono largamente evasi. A lanciare la proposta è il presidente di Confartigianato Marca Trevigiana, Mario Pozza che sottopone al mondo politico la sua istanza che è la seguente: “quando si apre una partita Iva bisogna obbligare l'imprenditore al versamento di una fidejussione che garantisca il pagamento della previdenza”. Il danno della concorrenza sleale provocato da questo fenomeno ha risvolti sempre più drammatici per il tessuto economico trevigiano ma a detta del comandante della Guardia di Finanza, Claudio Pascucci, i laboratori cinesi sono divenuti ormai praticamente impunibili penalmente. Le fiamme gialle trevigiane che avvieranno con Confartigianato una collaborazione per lo scambio di informazioni soprattutto per quanto riguarda il settore tessile, sottolineano anche come i grandi marchi formulano nei confronti dei contoterzisti, contratti inattaccabili che non permettono di risalire la filiera. Dal canto suo il comandante della Guardia di Finanza ha anche lanciato l'allarme per quanto riguarda le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore tessile con spostamenti di capitali delle ditte cinesi che ricevono e muovono denaro da e per la Cina attraverso i money transfer. “Le rimesse verso l'estero sono altissime -dice Pascucci- è denaro che non viene investito né tassato qui nel nostro Paese”.
Galleria fotografica