Lo scorso anno a Montregranaro
BENETTON, ECCO BRUNNER
Il 27enne svizzero è il nuovo pivot dei biancoverdi
TREVISO - Greg Brunner è il nuovo pivot della Benetton Basket per le prossime due stagioni. Arrivato ieri a Treviso dopo l’esperienza con la nazionale svizzera nelle qualificazioni europee di Division II, ha effettuato le visite mediche e si è già allenato con i suoi nuovi compagni. Dopo l’ottima annata con Montegranaro, la sua seconda esperienza italiana dopo l’arrivo a Biella nel corso della stagione ‘08/09, il 27enne nato in Iowa (Usa) ma con passaporto svizzero ottenuto proprio quest’estate, ha firmato un biennale con la Benetton e racconta le sue prime impressioni dal suo arrivo a Treviso: “C’è grande entusiasmo con i nuovi compagni, siamo una squadra giovane e agguerrita: dopotutto il nostro allenatore ha un grande fuoco dentro e ce lo trasmette come ho già visto nei primi allenamenti.” Il numero 19 biancoverde conosce bene il campionato italiano, ecco il suo pensiero sulla prossima stagione della SerieA: “Sarà una stagione aperta ed equilibrata – prevede il lungo da quest’estate comunitario – , Siena ha cambiato molto e così le altre, ma un po’ tutte le squadre hanno giocatori forti basti pensare a squadre come Sassari o alla neopromossa Brindisi che hanno preso atleti di alto livello. Vedo comunque favorite Milano, Siena, Roma”. Come caratteristiche fisiche Brunner (è alto 2.01 cm.) è un pivot sui generis: “Mi dicono sempre che sono basso per il ruolo in cui gioco, ma ho giocato al college da ala, poi i primi anni in Europa da ala-pivot e da quando sono in Italia da centro, ma per me non è un problema, faccio quello che mi chiede il coach e gioco cercando di dare il massimo per la squadra. Forse con qualche centimetro in più sarei in Nba, chissà, ma va bene così.” Cosa pensi di poter dare alla squadra tecnicamente? “I miei compiti saranno i soliti ovvero prendere posizione, difendere, giocare duro sotto e creare situazioni facili liberando i miei compagni al tiro”. Gli ultimi commenti sull’esordio con la selezione nazionale elvetica dopo aver ricevuto il passaporto svizzero: “Grazie ai miei bisnonni sia da parte di madre che di padre, che venivano da lì, sono diventato svizzero e ho giocato alcune partite con la Nazionale nelle settimane scorse. Siamo giovani e senza troppe aspettative, ma crescendo potremmo toglierci alcune soddisfazioni, comunque è stata una bella esperienza e abbiamo creato le basi per un futuro che dopo il 2012 potrebbe darci belle soddisfazioni”. Brunner ha iniziato la sua carriera nel college dell’University of Iowa, con le ultime due stagioni da 14 punti e 9 rimbalzi a gara. Nel 2006, terminato il college, inizia la carriera da professionista in Belgio al Pepinster (12.6 punti di media in 33 gare), per poi venire acquisito nel 2007/08 dall’Ostenda che vince il campionato grazie anche ai suoi 10.1 punti a gara; in questa stagione gioca anche l’Uleb Cup. Dopo due stagioni in Belgio nell’estate 2008 viene chiamato in Italia a Capo d’Orlando, ma il fallimento della società prima del via del campionato lo costringe a rifugiarsi in Israele per 5 gare gare con l’Ironi Naharya, prima di ricevere la chiamata di Biella in dicembre: per lui con l’Angelico una stagione importante, culminata con la semifinale-scudetto (9.3 punti a gara, 63.6% da due e 4.6 rimbalzi). La scorsa stagione si conferma uno dei pivot più forti della Serie A a Montegranaro, che dopo una splendida regular season esce nei quarti play off per mano dell’AJ Milano. Per Brunner 12.7 punti a gara con il 58% da due e 8.3 rimbalzi (cifra quasi raddoppiata rispetto alla stagione precedente). Con la nazionale svizzera ha giocato quest’estate 3 gare con una media di 16 punti e 11.3 rimbalzi a gara (high di 27 con la Repubblica Ceca).