La Corte Costituzionale fa tremare Trevisoservizi
INAPPLICABILE L'IVA SUI RIFIUTI
Causa pilota a Treviso: ipotizzabile una class action
TREVISO – (gp) Treviso capofila nella lotta per il rimborso dell'Iva sulla tassa dei rifiuti. Risiede nella Marca infatti la “causa pilota” per la restituzione dell'imposta del 10%, di fatto non dovuta ma pagata dai cittadini e mai rimborsata da Trevisoservizi. Una causa pilota che, come ha confermato il coordinatore dei giudici di pace di Treviso Valerio Chiozzi, potrebbe anche tramutarsi in una vera e propria class action, dopo aver valutato la legittimità del ricorso, che al costo di 33 euro a cittadino potrebbe far sborsare alla società trevigiana qualche milione di euro. A supporto del ricorso presentato dal cittadino trevigiano, c'è la sentenza numero 238 del 2009 in cui la Corte Costituzionale aveva sancito la natura tributaria sia della TARSU (la vecchia “tassa rifiuti”) che della TIA (la “tariffa” attualmente pagata a Treviso): trattandosi di tasse, ha detto la Corte Costituzionale, è inapplicabile su di esse l’IVA al 10%. Finora Trevisoservizi ha sempre rifiutato di rimborsare l’IVA agli utenti che l’hanno pagata e ha continuato ad applicarla anche alle bollette successive, comprese quelle che stanno arrivando a casa dei trevigiani in questi giorni, relative al 2011. A fronte delle sentenze favorevoli ai contribuenti che hanno richiesto il rimborso, sentenze emesse sia dal Giudice di Pace di Venezia che, più di recente, dalla Commissione Tributaria di Treviso, il cittadino trevigiano ha deciso di ricorrere al Giudice di Pace di Treviso per ottenere la restituzione dell’IVA indebitamente pagata sulla TIA, che per ogni famiglia trevigiana si aggira tra i 100 e i 200 euro.