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Polemiche tra Barbiero e l'assessore Donazzan
DATALOGIC, SI TRATTA PER LA CIG
Blocco via lunedì: ma senza garanzie, riprenderĂ
QUINTO – (mz) Hanno dato vita ancora una volta ad un sit-in di protesta: i lavoratori della Datalogic di Quinto si sono radunati davanti alla nuova sede di Unindustria Treviso, nella cittadella Appiani. Negli uffici all'interno, intanto andava in scena l'incontro tra azienda e sindacati, sullo stabilimento di Quinto che il gruppo specializzato nella produzione di lettori di codici a barre ha annunciato di voler chiudere per delocalizzare in Vietnam, lasciando a casa 146 addetti. L'impresa è rimasta ferma sulle sue posizioni: ora, dunque, si inizierà a discutere degli ammortizzatori. Si dovrebbe comunque continuare a produrre fino a fine anno. Lunedì mattina, con il primo turno, verrà sospesa l'occupazione della fabbrica. Ma già nel pomeriggio è in calendario un nuovo vertice con i manager Datalogic: se non ci saranno elementi concreti su numeri e tempi per cassa integrazione ed incentivi, il blocco riprenderà la sera stessa. Proprio sul caso Datalogic, durante la presentazione del Rapporto sul mercato del lavoro, in Camera di commercio, il segretario della Cgil trevigiana ha accusato le istituzioni nazionali e locali di non fare nulla per fermare la fuga delle multinazionali. “Noi abbiamo occupato la fabbrica, fatto tutte le iniziative possibili sul fronte sindacale – ribadisce Barbiero -. Voi che aiuto ci date? Il governo, nell'incontro di mercoledì ci ha spiegato che non può imporre nulla, perchè lederebbe la libertà di mercato, può solo fare pressioni”. Secondo Elena Donazzan, assessore regionale alle politiche dell'occupazione, tuttavia, il ministero ha preteso la presentazione di un piano industriale, proprio per impedire all'azienda di smantellare lo stabilimento trevigiano. Ai nostri microfoni, Lino Neri, uno dei lavoratori Datalogic, ed Elena Donazzan, assessore regionale alle Politiche dell'occupazione.
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