Incidente a capodanno durante un'escursione a Sappada
CADE IN MOTOSLITTA, IN AULA
Dal giudice il titolare della società "Tre Cime Service"
TREVISO – (gp) Una caduta dalla motoslitta il 31 dicembre scorso finisce in un'aula di tribunale. A rispondere dell'accusa di lesioni colpose gravi, il prossimo 21 novembre, è il titolare della ditta “Tre Cime Service snc” che erogava il servizio navetta per portare i turisti a effettuare un'escursione alle Tre Cime di Lavaredo. Vittima della disavventura un maestra di 28 anni di Ponzano Veneto. Assieme al suo ragazzo e una comitiva di amici aveva preso in affitto un appartamento a Sappada per una settimana bianca a cavallo di capodanno, dal 26 dicembre a 2 gennaio. Prima di celebrare degnamente la fine del 2010 il gruppo di amici aveva organizzato per il 31 dicembre una gita sulle Tre Cime di Lavaredo. Si trattava di un'escursione in motoslitta dal lago Antorno fino al rifugio Auronzo. Affrontando una curva però il carrello di trasporto della motoslitta all'improvviso si rovesciò scaraventando in mezzo alla neve tutti gli occupanti. Ad avere la peggio fu proprio la 28enne di Ponzano, rimasta incastrata tra in carrello e il manto nevoso, che venne trasportata all'ospedale di Cortina dove i medici le riscontrarono la frattura di una spalla. Dopo essere stata sottoposta agli esami del caso e medicata venne deciso il suo trasferimento presso l'ospedale Ca' Foncello per essere operata. L'intervento fu eseguito il 5 gennaio scorso in cui le venne immesso nella spalla un chiodo edomidollare bloccato per rimetterla in sesto con un decorso operatorio stimato in 90 giorni. Un danno grave, in termini fisici e psicologici che spinse la giovane, assistita dall'avvocato Daniele Panico a sporgere denuncia per lesioni contro la società che gestiva il servizio navetta per capire se via siano state negligenze nella manutenzione del veicolo o se si fosse trattato di una manovra errata del conducente della motoslitta. Ora la magistratura ha stabilito che per determinare le eventuali responsabilità e il conseguente risarcimento danni sarà necessario un processo davanti al giudice di pace.