Altra condanna per la trevigiana Patrizia Carlesso
TRE ANNI ALL'AMMINISTRATRICE
Dodici volte alla sbarra per appropriazione indebita
TREVISO - (gp) Continuano a sommarsi le condanne per Patrizia Carlesso, l'amministratrice di condominio trevigiana di 47 anni finita a processo per essersi intascata i soldi dei condòmini che amministrava. L'ultima in ordine di tempo è anche quella più pesante: tre anni di reclusione, mille euro di multa e l'obbligo di risarcire il danno. Davanti al giudice Angelo Mascolo era finito ieri mattina il caso del condominio di vicolo San Bartolomeo al civico 7. L'accusa era sempre la stessa: appropriazione indebita. Questa volta sotto la lente della Procura di Treviso, che su di lei ha aperto in totale dodici fascicoli che uno ad uno stanno finendo in aula, c'erano i 26 mila euro che i residenti del palazzo avevano regolarmente versato negli anni per pagare bollette e spese comuni, soprattutto per il gasolio destinato al riscaldamento, e che, come in tutti gli altri casi, finivano per rimanere nelle tasche della Carlesso senza che i fornitori vedessero un solo euro. Questa condanna, la settima incassata finora, riguardava nello specifico pagamenti risalenti al 2005 e al 2006: 8.526 euro a titolo di fatture emesse dalla “Casagrande Ennio & C. Snc”, mai pagate nonostante l’inserimento a consuntivo e di altri 17.344 euro corrispondenti alle fatture emesse dalla “Termotee srl”. Denaro che i residenti, di fronte alle proteste dei fornitori, si sono trovati a dover sborsare di nuovo ma che li ha spinti a sporgere querela. E dopo la prima tutti hanno seguito la stessa linea. Su di lei infatti (visto che le denunce sono pervenute in momenti diversi) hanno indagato cinque diversi sostituti procuratori, e l'ammontare della cifra sottratta pare si aggiri attorno ai 400 mila euro. Di Patrizia Carlesso in aula, come tutte le altre volte, non c'era traccia.