Le polemiche dopo l'adunata delle penne nere
"NESSUN NIET AI CANTI ALPINI"
Per la diocesi "Signore delle cime" si poteva suonare
TREVISO - “Una sterile polemica senza ragioni”. Così la diocesi di Treviso liquida il caso dei canti alpini “vietati” durante la messa di domenica scorsa, in occasione del 90° anniversario di fondazione della sezione Alpini di Treviso. Ad alimentare le critiche era stato il prosindaco, nonché fervente penna nera, Giancarlo Gentilini: lo “sceriffo” aveva criticato il vescovo per non aver permesso di cantare in Duomo “Signore delle cime” e suonare l'attenti con la tromba. Nessun divieto, replicano dalla curia: i canti eseguiti dal coro Ana di Oderzo, che ha animato la celebrazione, erano quelli proposti nei giorni precedenti dallo stesso maestro della corale. Il parroco della Cattedrale, don Giorgio Marcuzzo, si è semplicemente limitato ad approvare il programma. Nessuna esplicita richiesta, ribadiscono dalla diocesi, è stata avanzata per “Signore delle Cime”: l'esecuzione sarebbe stata concessa senza problemi alla fine della messa. Ed anche per l'attenti suonato con la tromba, fa sapere il parroco, era stata data disponibilità, come fatto con altre associazioni d'arma, ma sono stati gli alpini stessi a non dar seguito alla domanda.