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Veneto Stato: "Questione etica, così si finanziano gli sprechi"
BTP, AI TREVIGIANI NON PIACCIONO
Ordini inferiori alle attese al Credito Trevigiano, bcc di Vedelago
TREVISO - Btp day sottotono: i trevigiani non sembrano troppo attirati dai titoli del debito pubblico. Almeno i clienti delle banche di credito cooperativo locali: al Credito Trevigiano, una delle maggiori bcc della Marca, ad esempio, la giornata di vendita di buoni del tesoro poliennali si è chiusa ben al di sotto delle aspettative: 52 ordini. Nemmeno gli alti rendimenti del periodo e l'assenza di commissioni prevista proprio per l'occasione, hanno fatto superare al piccolo risparmiatore la sfiducia verso il sistema pubblico nazionale. Chi di certo non è corso a comprare Btp sono i militanti di Veneto Stato: oltre ai rischi legati alla speculazione, secondo il movimento indipendentista questo tipo di investimenti finisce solo per perpetuare sprechi e malgoverno dello stato centrale. Positivi invece i riscontri per le banche nazionali: sia Unicredit che Intesa San Paolo, comunicano acquisiti nettamente superiori alle medie delle scorse settimane. Intanto Alessandro Vardanega, presidente di Unindustria Treviso, proprio nel giorno dei Btp lancia una proposta: "Pagare una paarte del compenso dei parlamentari in titoli di Stato".
Ai nostri microfoni, il presidente del Credito Trevigiano, Nicola Di Santo e Gianluca Panto, esponente di Veneto Stato.