L'Osservatorio sui consumi dell'Ascom Confcommercio
"IL 2011, L'ANNO PEGGIORE DALL'INIZIO DELLA CRISI"
Negozianti scettici anche sul 2012: per uno su due sarà recessione
TREVISO - Il 2011 si conferma nero per il commercio trevigiano: l’anno peggiore dall’inizio della crisi, secondo Guido Pomini, presidente dell’Ascom Confcommercio. Lo certifica anche l’Osservatorio sui consumi, periodica indagine dell’associazione. Neppure la campagna natalizia e i saldi invernali hanno contribuito a rialzare le sorti: ne gli ultimi tre mesi dell’anno, vendite e fatturato vendite e fatturato sono state in calo per sei commercianti su dieci. I prezzi d’acquisto delle merci sono rincarati per la quasi totalità degli operatori (il 96%), mentre solo per il 30% sono in aumento anche gli importi di vendita: segno che le imprese stanno facendosi carico del rialzo rosicchiando i margini, ma il rischio di inflazione incombe. Non si salva nessun settore e pure il turismo, fin qui tra i meno colpiti, lamenta un calo dell’occupazione delle camere e della redditività degli alberghi. Il giudizio sulla manovra del governo da parte dei commercianti è critico, ma non del tutto negativo: per il 61% le misure sono recessive, ma utili. Con queste premesse, quasi scontata la previsione per il 2012: secondo più della metà dei imprenditori sarà recessione e per un ulteriore 29% andrà ancora peggio dell’anno scorso, mentre solo il 15% si attende dei miglioramenti.