L'iniziativa di Gente di Marca nella sua veste estiva
TORNA ARTERÃŒE: TREVISO AGLI ARTISTI!
Sabato 16 e domenica 17 giugno, arte e musica nelle osterie del centro
TREVISO - Torna la seconda edizione di Arterìe. Dopo il successo dell'autunno scorso, l'associazione culturale Gente di Marca è pronta a riproporre l'originale format che coniuga “Arte e osterie”. L'inaugurazione dell'edizione estiva di Arterìe è prevista per venerdì 15 giugno, ore 19, con un brindisi fuori dalla sede dell'associazione organizzatrice, ma si entrerà nel vivo del programma nei pomeriggi di sabato 16 e domenica 17 giugno.
Un modo brioso di vivere la convivialità: attraverso il buon bere, ma anche stimolando l'estro artistico e musicale del pubblico. 15 giovani artisti, di provenienza anche internazionale, sono stati chiamati a produrre un'opera dal tema “La città che vive”, attraverso la loro forma di espressione, sia essa pittura, scultura, fotografia, arte tessile.
A ognuno di loro verrà assegnata un'attività commerciale, il cui spazio esterno fungerà da "atélier" personale: qui, sotto gli occhi del pubblico, dovranno produrre in due giorni un'opera d'arte e ultimarla entro la sera di domenica per sottoporsi al verdetto di una giuria, che indicherà il lavoro capace di esprimere meglio “La città che vive”.
In questo weekend di Arterìe ci sarà anche tanta musica che animerà le piazze della città, ma in fondo i protagonisti sono proprio gli artisti: in ogni locale che ospiterà Arterìe verrà steso un simbolico tappeto rosso che segnerà la postazione dell'ospite creativo.
Un simbolo di prestigio, “per enfatizzare non solo l'arte, ma la figura dell'artista stesso” ha sottolineato l'ideatore Luca Dotto durante la conferenza di presentazione.
I 15 partecipanti sono stati selezionati grazie all'occhio competente della galleria d'arte “Spazio Bevacqua Panigai” di Treviso. E oltre ai 15 artisti emergenti che competeranno in questa due giorni di Arterìe, la galleria propone anche un “suo” istrionico artista, Enzo Comin, che nella serata di sabato interverrà con una performance, dal titolo “L'ultima cena”, proprio per riprendere il tema della convivialità: in realtà Comin impersonerà la figura di Gesù e, con una corona di spine in testa - ma in abiti normali -, l'artista si aggirerà per il centro storico cercando di cogliere le reazioni della gente, che verranno immortalate dalla macchina fotografica di un suo assistente e documentate in un'opera successiva. Un'azione che lui fa con il massimo rispetto per la figura di Cristo, ma che non non vuole confondersi con un messaggio di proselitismo. “La provocazione sta nel vedere Gesù fuori dal perimetro delle cerimonie religiose, sta nel portarlo in mezzo alla Gente”.
Per maggiori informazioni www.gentedimarca.com