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L'educatore 54enne sarà processato il 5 marzo per violenza sessuale su minore
ABUSI SU UNA 15ENNE: RINVIATO A GIUDIZIO IL "PADRE AFFIDATARIO"
Gli episodi si sarebbero verificati all'interno di una casa famiglia
TREVISO – (gp) Violenza sessuale su minore: questa la pesante accusa che è costata il rinvio a giudizio a un educatore di 54 anni, responsabile di una casa famiglia alle porte di Treviso. L'uomo, in base alle indagini della Squadra Mobile di Treviso che lo aveva denunciato, avrebbe abusato sessualmente di una 15enne di Mestre che gli era stata affidata. Il "padre affidatario", come disposto dal gup Silvio Maras che ha accolto le richieste del pm Valeria Sanzari, titolare del fascicolo, dovrà presentarsi di fronte ai giudici del tribunale di Treviso il prossimo 5 marzo. Stando a quanto contestato dagli inquirenti il 54enne avrebbe approfittato della giovane dopo aver avuto l'incarico di occuparsi di lei: la ragazzina era stata infatti allontanata nel 2010 dalla casa dei genitori naturali che la picchiavano. L'uomo, difeso dall'avvocato Fabio Pavone, sarebbe stato incastrato dalla ricostruzione dei fatti fornita dalla 15enne: durante un'audizione protetta, la giovane affermò di aver ricevuto palpeggiamenti e baci dal 54enne. I primi abusi si sarebbero consumati durante il viaggio di ritorno da una gita a Milano ma altri episodi sarebbero avvenuti all'interno della comunità, nella camera da letto della piccola e nella stanza riservata al doposcuola. L'educatore però nega qualsiasi tipo di abuso: l'avvocato Pavone infatti, in accordo con il suo cliente, ha deciso di non scegliere nessun rito alternativo e di dimostrare l'innocenza dell'uomo a dibattimento. Oltre a delle falle in fase d'indagine per capire se il racconto della vittima potesse essere attendibile, secondo la difesa ci sarebbero testimoni pronti a raccontare che la 15enne si sarebbe inventata tutto: la giovane infatti coltiverebbe il sogno di diventare un'attrice e sarebbe anche in grado di piangere a comando. Circostanze che per la difesa potrebbero mettere in dubbio quanto sostenuto dalla vittima in sede di denuncia.