Stroncato da un malore a 62 anni nel garage della sua abitazione a Reggio Emilia
MORTO L'EX BRIGATISTA PROSPERO GALLINARI, IL CARCERIERE DI MORO
Nel 1977, con altri 12 detenuti, evase dal carcere di Santa Bona
REGGIO EMILIA – (gp) Un malore improvviso non gli ha dato scampo. A 62 anni è stato trovato senza vita nel suo garage di Reggio Emilia l'ex brigatista rosso Prospero Gallinari, legato a Treviso per essere evaso dal carcere di Santa Bona il 2 gennaio 1977 assieme ad altri 12 detenuti, quando mancava soltanto un mese alla sua scarcerazione per decorrenza dei termini. La sua storia politica è stata strettamente legata al sequestro e all'uccisione di Aldo Moro, episodio nel quale Gallinari ha svolto un ruolo di primo piano essendo uno dei carcerieri dello statista assieme ad Anna Laura Braghetti, Mario Moretti e il "quarto uomo", che sembra essere Germano Maccari. Per molto tempo era stato anche considerato l'esecutore materiale dell'uccisione di Moro secondo le testimonianze di diversi pentiti, nessuno dei quali però ha partecipato alla gestione del covo di via Montalcini a Roma. Nato il primo gennaio 1951 a Reggio Emilia da famiglia contadina, dopo un'esperienza iniziale nell'organizzazione giovanile comunista Gallinari fece parte del “gruppo dell'appartamento” che si riuniva in via Emilia San Pietro 25 a Reggio. Dopo il “caso Moro” Gallinari venne arrestato nuovamente il 24 settembre 1979 a Roma, nel quartiere Appio, dopo una sparatoria con la polizia nella quale venne ferito gravemente, riuscendo poi a riprendersi dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico al cervello. Il 24 gennaio 1983 venne condannato all'ergastolo nel primo processo per il rapimento Moro (sentenza poi confermata nei processi successivi). Dopo essere stato colpito nel corso degli anni da diverse crisi cardiache e da un'ischemia cerebrale, aveva ottenuto la sospensione della pena proprio per le precarie condizioni di salute. Da anni era infatti tornato a vivere a Reggio Emilia, nella casa in cui è stato trovato senza vita.
foto da corriere.it